SPINOLA, Giorgio
Giampiero Brunelli
SPINOLA, Giorgio. – Nacque a Genova il 3 giugno 1667 da Cristoforo e da Ersilia Centurione, figlia del doge Giovanni Battista. Fu battezzato il 5, cosa che ha tratto [...] gradi di carriera procedettero spediti. L'1 giugno 1711 Spinola fu creato arcivescovo in partibus di Cesarea di Cappadocia, venendo consacrato il 7 giugno dal cardinale segretario di stato Fabrizio Paolucci, nella chiesa dello stesso complesso di ...
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GARIOPONTO (Guarimpot, Guarimpotus, Guaripotus, Raimpotus, Warimbod, Warnipontus)
Paolo Cherubini
La sua esistenza e la sua attività possono essere verosimilmente collocate tra l'ultimo quarto del X [...] "omnium peritissimus", e altri medici greci come Sorano, il cretese Andromaco, Dioscoride di Cilicia, Areteo di Cappadocia; totalmente assente risulta invece la medicina araba. Il carattere compilatorio del trattato, opera di un medico pratico ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] in Sidone, libretto di A. Zeno e P. Pariati, 8 febbr. 1721 (ms. 18.089); la tragicommedia in tre atti Archelao re di Cappadocia, libretto di P. Pariati; 14 genn. 1722, poi Bruxelles, teatro de La Monnaie, estate 1728 (ms. 17.283); arie per l'opera di ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] anche in questo caso in accordo con la tradizione, riferimenti ‘a chiave’ a personaggi della corte (Archelao re di Cappadocia, 1722). Di non minore interesse fu la produzione dei componimenti sacri per musica, incentrati su episodi della Passione, e ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] razionalmente rigorosa che sfuggisse agli errori dei sistemi pagani, platonismo e neoplatonismo soprattutto. Si dovette ai Luminari della Cappadocia l’elaborazione di una posizione lontana dalle dottrine circa l’emanazione (ibid., pp. 6-10) Lo stesso ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] orthodoxus populus christianus", per esortare a dare ciascuno il proprio contributo personale al vescovo profugo di Amasea in Cappadocia, Malaceno, che andava girando per procurarsi il denaro necessario al riscatto di trenta suoi monaci languenti in ...
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MORGAGNI, Giovanni Battista
Giuseppe Ongaro
MORGAGNI, Giovanni Battista (Giambattista). ‒ Nacque a Forlì il 25 febbraio 1682 da Fabrizio e da Maria Tornielli.
Dopo aver compiuto i primi studi nella [...] e memorie dell’Accademia Patavina di scienze, lettere ed arti, CV (1992-93), II, pp. 5-37; G. Weber, Areteo di Cappadocia. Interpretazioni e aspetti della formazione anatomo-patologica del M., Firenze 1996; N. Delle Noci, I consulti oculistici di G.B ...
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cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...
nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.