Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] antico (Macerata 18-20 dicembre 1990), a cura di G. Bonamente, F. Fusco, I, Macerata 1992, pp. 115-120; N. Thierry, La Cappadoce de l’Antiquité au Moyen Âge, in Mélanges de l’École française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes, 110, 2 (1998), pp. 867 ...
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OTRANTO
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Hydruntum)
Cittadina della Puglia, in prov. di Lecce, attraversata dal torrente Idro e ubicata su un'insenatura della costa salentina, sulla sponda occidentale del [...] 10° (Falla Castelfranchi, 1991), a un ultimo esame critico (Safran, 1992; Pace, 1994) hanno rivelato rimandi a opere cappadoce del tardo sec. 10°, con possibilità di confronti stilistici e paleografici con affreschi di chiese salentine (cripta delle ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] si perpetueranno nella pittura propriamente bizantina.
Negli ultimi anni vi è stata l'edizione degli affreschi nelle laure rupestri di Cappadocia (sec. X-XI). Ad essa ha atteso il Jerphanion che ne ha mostrato tutta l'importanza iconografica. Poi si ...
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cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...
nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.