BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] rimase Al Mont de pietaa, rappresentata per la prima volta al Teatro Carcano di Milano il 12 febbr. 1892). Anzi il capocomico ebbe l'idea d'improntare la sua compagnia dialettale su quelle, famose, dello scomparso G. Toselli edi F. Benini, escludendo ...
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FARUSI (Farussi), Zanetta (Giovanna Maria)
Roberta Ascarelli
Figlia unica di un calzolaio, Girolamo, e di sua moglie Marzia, nacque a Burano (Venezia) nell'estate del 1708 (secondo il Rasi nel 1709). [...] capacità oratoriali. Il sodalizio, tutt'altro che sereno, tra la F. e Imer, anche a causa della violenta gelosia del capocomico, diede a Goldoni lo spunto per l'intermezzo musicale La pupilla, intermezzo in tre atti, una storia d'amore, gelosia e ...
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DURANTE, Francesco (Checco)
Sisto Sallusti
Nacque a Roma, nel cuore del rione di Trastevere, il 19 nov. 1893 da Filippo e Maria Tulli. Abbandonata la scuola tecnica, entrò come apprendista in una ditta [...] compagnia, interpretò il personaggio di Gaspare, il secondo cieco). Il D., che ricopriva tutte le parti dopo quelle del capocomico, raggiunse non solo le principali piazze italiane, ma fu per sei mesi nell'America Latina, a Buenos Aires, Montevideo ...
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LEIGHEB, Claudio
Alessandra Favino
Nacque a Fano il 20 ag. 1848 da Giovanni e da Gabriella M. Leonardi, entrambi attori.
Il padre (nato a Venezia nel 1812, morto a Sebenico nel 1866), probabilmente [...] dell'Ordine della Corona d'Italia per meriti artistici. Dopo un'altra scrittura nel 1888 con i coniugi Marini, divenne capocomico nel 1890 in società con E. Novelli: la fortunata collaborazione riscosse grande successo di pubblico e durò fino al 1893 ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] e Ludovico il Moro, e l'Eufemio di Messina del Pellico, che non venne mai rappresentato per il divieto della censura. Come capocomico egli "nulla trascurò e risparmiò per accrescere il decoro. Fu il primo ad innalzare il lusso della scena a tal punto ...
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CAPODAGLIO, Wanda
Sisto Sallusti
Nacque ad Asti il 1° genn. 1889 dagli attori Tullio e Ida Pecorini. Bambina, cominciò a calcare i palcoscenici, sui quali, disciplinata e diligente, crebbe maturando [...] Paladini-G. Favre e si fece notare nella prima italiana dei Buffoni di M. Zamaçois, in cui "offuscò letteralmente i suoi capocomici". In qualità di primattrice giovane venne poi assunta da I. Gramatica per un anno (La trilogia di Dorina di G. Rovetta ...
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GALDIERI, Michele
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1902 da Rocco, giornalista e poeta, e da Maria Cozzolino. Frequentò inizialmente la facoltà di medicina, quindi, nel 1923, alla morte del padre, [...] ".
Del 1930 è la rivista Tutto dipende da quello (Roma, compagnia Riccioli - Primavera): in quest'occasione, essendosi ammalato il capocomico, il G. prese il suo posto per un breve periodo, riscuotendo un buon successo anche come attore. Nel 1931 ...
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EMANUEL, Giovanni
Roberta Ascarelli
Nacque a Morano sul Po, nei pressi di Casale Monferrato (od. prov. Alessandria), l'11 febbr. 1848 da un piccolo proprietario terriero, Guglielmo, e da Rosa Pugno. [...] , accanto a Celestina De Martini, e si misurò senza alcuna passione nelle opere di autori contemporanei italiani particolarmente care al capocomico, quindi con A. Morelli e, di nuovo, con il Bellotti Bon sempre per i ruoli di attor giovane. Dopo le ...
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GARZES
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Famiglia di attori i cui membri svolsero la loro attività dalla prima metà del secolo XIX fino alla seconda guerra mondiale, quando si perdono le tracce dell'ultimo [...] 1873, poi, fu assunto da Luigi Bellotti Bon: fu per Francesco un incontro determinante, perché egli concepì per quel capocomico una vera venerazione, e fu da quello affettuosamente guidato nell'apprendimento dei segreti dell'arte comica. Ne fece un ...
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BRUNI, Domenico
Ada Zapperi
Nacque a Bologna il 28 sett. 1580 da un comico della famosa compagnia dei Gelosi del quale non si conosce il nome. Nel 1594, ancora in giovanissima età, entrò in arte nella [...] questa occasione il B. scrisse al Medici da Ferrara il 27 febbr. 1618 per dichiarare la sua innocenza e giurare obbedienza al capocomico Flaminio Scala. Con i Confidenti fu nel 1615 a Milano e Bologna, nel 1616 a Lucca e Firenze, nel 1617 a Bologna ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...