Attore (Venezia 1852 - ivi 1929); da dilettante in arte con una compagnia semizingaresca (1871), dopo varie peregrinazioni entrò nella compagnia di A. Morolin (1876); capocomico (1902-11), ebbe grande [...] successo in Italia e anche in America. Si ritirò nel 1921. Di una comicità spontanea e irresistibile (di natura anche fisica, data la sua bassissima statura), incarnò mirabilmente i personaggi goldoniani ...
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Attore (Bologna 1888 - Pesaro 1967). Recitò nelle compagnie Andò e Ruggeri; fu poi primo attore nella Stabile del teatro Argentina (1909-10; 1911-13). Capocomico di numerose compagnie, fu grande interprete [...] soprattutto del teatro classico e dannunziano. Memorabile, nel cinema, la sua interpretazione in La dolce vita (1960) di F. Fellini. È autore di numerosi lavori drammatici e di un volume di ricordi teatrali ...
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Comico dell'arte (seconda metà del sec. 18º). Celebre Arlecchino e Truffaldino, insuperabile nelle commedie all'improvviso, fu nelle compagnie Bazzigotti e poi Medebach per molti anni. Divenuto capocomico, [...] nel 1795-96 fu impresario del Teatro Sant'Angelo a Venezia. Il figlio Antonio (m. Avesa, Verona, 1828), attore nella parte di innamorato, fu abile capocomico con la moglie Annetta (v. Fiorilli Pellandi, Anna). ...
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Attore (Genova primi del sec. 18º - Venezia 1758), recitò nella parte di innamorato, ma senza grande successo per la figura piccola e tozza; fu però avveduto capocomico. I Grimani gli affidarono il teatro [...] S. Samuele (1734) e Goldoni fu con lui come poeta di compagnia. Introdusse negli spettacoli gl'intermezzi musicali, e ne compose egli stesso ...
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Attore italiano (Morano sul Po 1848 - Torino 1902); esordì nel 1866; amoroso con F. Coltellini, primo attore con A. Salvini e con G. Peracchi, dal 1873 capocomico. Attore vigoroso ed efficacissimo, le [...] sue interpretazioni erano frutto di uno studio attento; direttore di severe esigenze, ottenne, mediante la cura di ogni particolare, esecuzioni perfette per intonazione e affiatamento; fu maestro di alcuni ...
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Attrice (Venezia 1772 - Verona 1841); figlia d'arte, esordì a Venezia come amorosa ingenua; entrata nella compagnia di Giuseppe Pellandi, nel 1795 sposò il figlio del capocomico, Antonio. Nel 1807 fu prescelta [...] come prima attrice della Compagnia Reale di Milano diretta da Salvatore Fabbrichesi; lasciò il teatro nel 1816. Fu la maggiore artista del suo tempo, interpretando con pari abilità personaggi goldoniani ...
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Attore (Venezia 1845 - Bologna 1910); figlio del patriota A. Frangini, assunse il cognome del patrigno; ricoprì il ruolo di brillante con A. Diligenti e L. Monti; anche capocomico, da solo o in società. [...] Fu anche flautista ...
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Famiglia d'attori. Capostipite fu Francesco (noto in arte come Ciccio T.; Napoli 1770 - Roma 1830), ottimo attore nella commedia improvvisa e in quella scritta, specialmente goldoniana; fu capocomico per [...] 30 anni. Buona attrice sotto il suo insegnamento divenne anche la moglie Marianna (m. Roma 1842). Il figlio Luigi (Forlì 1802 - Napoli 1866) fu tra i migliori attori del tempo. Brillante a 15 anni, poi ...
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Attore italiano (Torino 1883 - Roma 1950); esordì in piccole compagnie nel 1900; recitò poi nelle compagnie di E. Novelli (1901-1908) e di V. Talli (1909-1921). Nel 1921 capocomico, fu poi in molti altri [...] complessi. Fu valoroso interprete di personaggi appassionati ed eroici (La leggenda di Liliom di F. Molnár, Glauco di E. L. Morselli) ...
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Attore (Venezia 1902 - Novara 1953). Attor giovane nella compagnia di E. Gramatica, attivo accanto a interpreti come M. Abba, A. Gandusio, R. Ruggeri, si rivelò attore sobrio ed elegante. Capocomico in [...] varie formazioni, passò con disinvoltura dalla facile comicità di Felicita Colombo di G. Adami, in cui recitava al fianco di D. Galli nel suo personaggio più fortunato, alla satira graffiante di G. B. ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...