CALCESE, Andrea
Ada Zapperi
Comico napoletano, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere verso la fine del sec. XVI.
La prima notizia su di lui compare in un documento del 1615, che [...] la dissoluzione della compagnia di Carlo Fredi, attiva nella Stanza della commedia di S. Giorgio dei Genovesi, per la morte del capocomico. Di essa faceva parte il C., sicuramente ancora alle prime armi, con mansioni non precisate, ma certo di minimo ...
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Commedia (1921) in tre atti di L. Pirandello, la prima della trilogia detta del "teatro nel teatro" (seguiranno Ciascuno a suo modo, 1924, e Questa sera si recita a soggetto, 1930).
Sul palcoscenico di [...] , irrompono sei personaggi - il Padre, la Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina - che chiedono al capocomico di mettere in scena la loro storia, dando compiutezza d'arte alla loro vita, giacché essi furono creati dalla ...
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Attore, autore e regista (Roma 1886 - ivi 1973); figlio di un magistrato, studiò diritto all'univ. di Roma, frequentando contemporaneamente la scuola di recitazione diretta da V. Marini. Nel 1909 esordì [...] a sezioni Quattro Fontane con C. Dondini; poi con V. Talli (1912-23) e con D. Niccodemi (1924-26), e infine capocomico. Ingegno poliedrico, attore colto e sottile, di un umorismo penetrante, ha anche creato, con lo pseudonimo Sto, una maschera, il ...
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Attore italiano (n. Albenga 1835 - m. 1895); lavorò nel 1853 con L. Robotti e G. Vestri, fu primo attor giovane nel 1859 con Cesare Dondini, quindi socio con G. P. Calloud, A. Belotti e C. Vitaliani nella [...] Turchia e Grecia; dal 1874 al 1876 primo attore con Giacinta Pezzana, dal 1877 al 1879 con T. Salvini, quindi dal 1880 capocomico. Sua figlia Lina (Torino 1865 - Bologna 1910), recitò giovanissima con G. Pezzana e fu poi prima attrice con T. Salvini ...
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Famiglia di comici italiani. Capostipite Luigi (Firenze 1781 - Bologna 1841), uno dei maggiori comici della prima metà dell'Ottocento. Studente dapprima in legge, poi in chirurgia, nel 1804 esordì a Perugia [...] fianco di G. De Marini. Nel 1809 passò nella compagnia Dorati e dopo tre anni nella Belli-Blanes, ottenendo clamorosi successi. Capocomico con A. Venier, nel 1816 al Valle di Roma come promiscuo nella compagnia del principe Torlonia, la sua fama andò ...
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Attore (Torino 1897 - Roma 1967); esordì come amoroso nel 1917 nella compagnia Carini-Gentili-Baghetti. Dal 1918 al 1921 recitò nella compagnia Talli-Melato-Betrone, nel 1922 con A. Betrone, nel 1923-24 [...] , nel 1934 con E. Merlini, R. Cialente e E. Sabatini, poi con Merlini, Cialente, M. Bagni. In seguito capocomico e direttore di formazioni primarie, la sua naturalezza, le doti di simpatia, gli acquistarono larga popolarità, confermata anche dalle ...
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Caserini, Mario
Marco Pistoia
Regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 26 febbraio 1874 e morto ivi il 17 novembre 1920. Fu uno dei principali registi del cinema muto italiano degli anni Dieci [...] vivaci commedie e intensi melodrammi, ottenendo, soprattutto con questi ultimi, un grande successo.
Pittore e scenografo, fu capocomico di alcune compagnie teatrali minori e nel 1905 entrò come attore nella casa di produzione cinematografica Alberini ...
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Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma, troppo [...] d’importazione, tanto gradite al pubblico del tempo. Nel 1924 entrò a far parte della compagnia di Virgilio Talli, capocomico annoverato tra gli antesignani del teatro di regia in Italia, per le sue capacità nella concertazione degli attori e la ...
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DONDINI
Sisto Sallusti
Il capostipite di questa famiglia di attori fu Carlo, che il Rasi definì "artista di molto pregio per le parti di primo attore e generico primario". Vaghe e incerte sono le notizie [...] del pubblico. Dal 1835 al 1845 fu attivo nella compagnia di R. Mascherpa e fino al '53 nella Reale Sarda; divenuto capocomico, si associò a C. Cazzola (successivamente a G. Pezzana, ad A. Pedretti, a T. Salvini) e assunse il ruolo di caratterista ...
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FARULLI, Ugo
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze il 4 apr. 1869 da Demetrio e Emma Bimboni. Destinato dalla famiglia alla carriera militare, egli non volle intraprenderla per l'attrazione provata per [...] nel giro associandosi con Marga Cella, ma lo scarso successo di questa iniziativa lo indusse a rinunciare alle ambizioni di capocomico per entrare nel 1923 nella compagnia Celli-De Cristoforo e nel 1925 in quella di Annibale Ninchi. L'anno seguente ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...