FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] Ricciarda, che andò in scena la sera del 17 al teatro del Corso, con lui stesso costretto a improvvisarsi capocomico.
Rientrato nella villa di Bellosguardo, riprese il lavoro delle Grazie: probabilmente già nell'ultima decade di settembre cominciò a ...
Leggi Tutto
La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] che coinvolse, si potrebbe dire, tutto il pubblico veneziano.
Recitava sul palcoscenico del teatro San Salvador la compagnia del capocomico Sacchi della quale faceva parte un’attrice, forse non bravissima, la Ricci, ma con sembianze tali da suscitare ...
Leggi Tutto
La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] l'evasione fantastica. È nelle fiabe che Gozzi si ritrova, lungi dalla goldoniana verosimiglianza. E, nel 1761-1765, il capocomico Antonio Sacchi le dieci fiabe di Gozzi le mette in scena. Primadonna, però, della compagnia Teodora Ricci. A tutta ...
Leggi Tutto
capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...