VENTURA, Giovanni
Alberto Manzi
Attore, nato a Milano il 6 luglio 1800, ivi morto il 10 gennaio 1869. Figlio di un orologiaio, fu uno dei più colti attori del suo tempo. Nel 1827 venne ammesso nella [...] dopo G. Modena. Dopo i moti del 1848 si ritirò a vita modesta a Torino. Tornò poi alle scene, anche come capocomico, e le lasciò definitivamente nel 1852. Succedette a G. Canova nella direzione della Filodrammatica torinese, e, liberata Milano, fu ...
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BALLETTI (Baletti, Balleti, Balletty), Giuseppe
Ada Zapperi
Nacque a Monaco di Baviera nel 1691, da Francesco (in arte Mario), vissuto tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni dei XVIII e [...] di Vienna. Morto Francesco (I), la moglie Agata Vitaliani (chiamata in arte Flaminia) sposò in seconde nozze il capocomico Francesco Calderoni detto Silvio, che agevolò sensibilmente il figliastro, Francesco (II), nel corso della sua lunga esperienza ...
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Attrice, nata a Torino il 4 dicembre 1872, morta a Milano il 25 marzo del 1930. Era figlia di Corrado, dei marchesi di Castellaccio, e dell'attrice Amelia Colonnello. Esordì a 14 anni come prima attrice [...] arte. Il successo si rinnovava nel repertorio vario che andava dal Mondo della noia a Santarellina, da Fuoco al convento alle Vergini. Il capocomico G. B. Marini la scritturò come prima attrice giovane accanto a Virginia Marini; ma Francesco Pasta ...
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PIETRIBONI, Giuseppe
Alberto Manzi
Attore, nato a Venezia il 21 dicembre 1846, morto a Bologna nell'agosto del 1907. Studiò legge a Padova ed esordì in teatro come autore di un dramma in cinque atti, [...] , con le parti di primo attore per sé e di prima attrice per Silvia. Intelligente e valente, diventò presto un capocomico e un direttore veramente d'eccezione.
La sua compagnia, per anni, fu ritenuta la compagnia modello per l'affiatamento e ...
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ZACCONI, Ermete
Attore italiano, nato a Montecchio di Reggio nell'Emilia il 14 settembre del 1857, da famiglia di attori. Ermete, dalla compagnia del padre Giuseppe, passò via via in quelle di Tommaso [...] primo attore e direttore con Casilini; tre anni primo attore con Cesare Rossi; uno con Virginia Marini; nel 1894 fu capocomico in società con Libero Pilotto; e dal 1897 in poi rimase solo, unendosi eccezionalmente con la Duse per interpretare nel ...
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FORTUNATI
Alberto Manzi
Famiglia di attori. Tiberio visse verso la metà del sec. XVII ed ebbe fama di ottimo Pantalone: appartenne anche alla compagnia del duca di Modena. Suo figlio Giovanni, chiamato [...] Ferraresi, godeva fama di grande bellezza e di essere ottima seconda donna; la figlia Anagilda, anch'essa attrice, sposò il capocomico Arisi.
Domenico, assai applaudito come Innamorato sotto il nome di Odoardo, nacque nel 1691 e morì nel 1746. Fece ...
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PELANDI (pellandi), Giuseppe
Alberto Manzi
Attore, fiorito nella seconda metà del Settecento, noto sotto la maschera di Arlecchino. Dapprima in compagnia Bazzigotti, confermò la sua fama, sempre come [...] 'improvvisi. Il figlio Antonio seguì la professione del padre; ma scelse e sostenne per qualche anno le parti d'Innamorato. Quando sposò Annetta Fiorilli (v.), seguì le vicende della celebre attrice, divenendo abile capocomico, ma artista modesto. ...
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De Filippo, Eduardo
Paola Quarenghi
Autore teatrale, attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 26 maggio 1900 e morto a Roma il 31 ottobre 1984. Considerato una delle figure più [...] e subordinata all'impegno e alla passione per il teatro, a cui si dedicò per tutta la vita. Fu anche capocomico, impresario e produttore, e si occupò personalmente, fin dalla metà degli anni Cinquanta, degli adattamenti televisivi delle sue commedie ...
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Scienza militare
Nelle forze armate odierne, reparto organico di truppe che è allo stesso tempo unità tattica, di addestramento, disciplinare e amministrativa. Conta circa 200 uomini inquadrati da due [...] commedia in tutto o in parte improvvisata si venne sempre più sostituendo l’opera drammatica scritta e la figura del capocomico assunse maggiore importanza; alla fine del secolo, quasi scomparse le maschere, si costituirono i ruoli. Nel 19° sec. si ...
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ZERRI, Antonio
Alberto Manzi
Attore, nato a Corfù da parenti italiani, il 20 ottobre 1837, morto a Napoli il 15 aprile 1903. Incominciò giovanissimo in compagnie secondarie, salì lentamente per il suo [...] , come dimostra il suo vastissimo repertorio che va dalla commedia goldoniana all'espressione ultima della commedia del giorno. Come capocomico non ebbe fortuna. Nel 1876 si unì con Gaspare Lavaggi per un periodo che segnò il vertice della sua arte ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...