babismo (dall'ar. Bab «porta»)
babismo
(dall’ar. Bāb «porta») Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islam sciita. Suo fondatore fu il mistico ‛Ali Muhammad (1819-50), che si proclamò [...] Bab, ossia porta d’accesso all’imam (capo spirituale) occulto, la cui esistenza è fra i dogmi dello sciismo. Tale dottrina, che apriva un nuovo ciclo profetico dopo quello chiuso da Maometto, provocò in Persia gravi disordini, conclusi dall’ ...
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Monaco e scrittore cisterciense (Hexham, Yorkshire, 1110 circa - Rievaulx 1167). Paggio, in gioventù, del re di Scozia David I, fu da questo inviato in missione a Rievaulx (1133); quivi abbracciò la vita [...] monastica e dopo un viaggio a Roma (1141) fu posto a capo, nel 1143, del nuovo monastero di Revesby; dal 1146 alla morte, come abate di Rievaulx, diresse tutte le comunità dell'ordine cisterciense in Inghilterra. Studioso di s. Agostino intese ...
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Hönir Divinità della mitologia germanica, parte di una triade insieme a Odino e a Lodhur. Secondo il mito è H. che infonde l’anima nella prima coppia umana fatta emergere dalla triade divina. Dopo la [...] tra i Vani e gli Asi, questi danno H. in ostaggio ai Vani che lo eleggono loro capo; H. però non riesce ad adempiere alle funzioni di capo, quando resta privo dei suggerimenti del saggio Mimir. Nel nuovo mondo, sorto dopo il crepuscolo degli dei ...
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Cantore e poeta sacro ebreo del tempo di David. Era il primo dei musici, divisi in tre categorie, che dipendevano immediatamente dal re. Oltre che esecutore musicale dei salmi di David, che accompagnava [...] col cembalo, egli fu anche compositore, e il suo nome compare a capo di dodici salmi della collezione, alcuni dei quali tradiscono, però, una origine più tarda. ...
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svayambhū Nella speculazione teologica dell’induismo e del buddhismo, epiteto («nato da sé stesso») attribuito a divinità concepite come assolute e collocate all’origine del cosmo; tra le altre, ricevono [...] la definizione di s. Viṣṇu e Śiva nei rispettivi sistemi religiosi che a loro fanno capo; nel Mahāyāna è s. l’Ādibuddha (il Buddha originario), concepito come Tathāgatagarbha «Seme dei Tathagata», vale a dire dei 5 Dhyānibuddha «Buddha di meditazione ...
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Sikh Comunità religiosa e politico-militare dell’India. Fu fondata nel Punjab da Nānak (1469-1538) nell’intento di unire indù e musulmani nella fede in un Dio unico, che non doveva essere rappresentato [...] successore non un uomo, ma l’Ādi Granth, e dopo un periodo di disordini interni, i S. ebbero un grande e ultimo capo nella persona di Ranjit Singh (1780-1839). Alla sua morte la potenza dei S. decadde rapidamente ed essi passarono sotto il dominio ...
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VITTIMARIO
Nicola Turchi
. È il nome generico che si dava in Roma al personale subalterno addetto all'azione sacrificale e che era costituito dai popae e dai cultrarii.
Toccava ai vittimarî condurre [...] la vittima all'ara, darle, presi gli ordini dal sacerdote, il colpo sul capo col malleus (mazza) e iugularla, una volta abbattuta, col culter. Uccisa la bestia ne estraevano i visceri sia per l'esame divinatorio da parte degli aruspici, sia per ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] il suo ingresso nella città di Cristo come una prodezza e un segno del favore divino che lo consacrava nel suo ruolo di capo della cristianità (lettera del 18 marzo 1229). I suoi panegiristi videro in lui un novello Davide prescelto da Dio, la cui ...
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BERARDO
Maria Grazia Mara
Di famiglia fiorentina - "nobilissima gente progenito Florentiac urbis", dice Giovanni grammatico nel prologo al Regesto di Farfa di Gregorio di Catino - resse per nove anni [...] l'abbazia di Farfa, secondo abate di questo nome, dopo esserne giunto a capo in circostanze eccezionali. Alla morte di Berardo I (nov. 1089), di cui B. era forse parente ("qui consanguineus dicebatur antecessoris domni Berardi", Gregorio di Catino, ...
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Bentivoglio, Guido
Cardinale e storiografo (Ferrara 1577-Roma 1644). Nunzio della Santa Sede in Fiandra dal 1607 al 1615, poi a Parigi dal 1616 al 1621, fu qui creato cardinale nel 1621 e protettore [...] della Francia presso la Santa Sede; appose il suo nome, come capo dell’Inquisizione, alla condanna di Galileo; dal 1641 vescovo di Palestrina. Alla morte di Urbano VIII parve destinato a succedergli; ma si ammalò durante il conclave e morì poco dopo. ...
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capo-
– Primo elemento di numerose parole composte, anche di formazione recente, nelle quali indica il dirigente o il capo di un gruppo di persone o di un ente, chi presiede a un lavoro e sim. (oltre alle voci qui registrate nell’ordine alfabetico,...
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...