Capo dei comuneros di Castiglia (n. Toledo 1490 circa - m. 1521); nominato capitano nel 1518, fu assessore di Toledo e divenne l'anima della rivolta dei comuneros contro l'intromissione nel governo della [...] Castiglia dei Fiamminghi venuti al seguito di Carlo V. Vittorioso a Torrelobatón, padrone di Tordesillas e approvato nelle sue azioni da Giovanna la Pazza, fu sconfitto dalle truppe imperiali a Villalar; ...
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Capo ugonotto (La Rochelle 1583 - Londra 1642), fratello del duca Henry de Rohan; prese parte alla grande lotta degli ugonotti contro la monarchia di Luigi XIII, nel terzo decennio del sec. 17º. Si distinse [...] difendendo Saint-Jean-d'Angély (1621), in un audace colpo di mano sulla flotta regia (1625) e nella difesa dell'isola di Ré e della costa atlantica. Rifugiatosi in Inghilterra, tentò invano (1627-28) di ...
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Capo etrusco che secondo una tradizione storiografica, probabilmente etrusca, avrebbe occupato il Celio insieme con Cele Vibenna e con bande armate, divenendo re di Roma quale successore di uno Gneo Tarquinio [...] (una siffatta versione della leggenda è nelle pitture della Tomba François di Vulci). L'imperatore Claudio (seguito da molti moderni) lo identificava con Servio Tullio. M. deve forse considerarsi più un ...
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Capo titolare della Confederazione Maratta della fine del 18º sec. e primi del 19º. Nel 1795-97, mentre i capi dei Maratti lottavano per la supremazia, B. R. si mise sotto la protezione inglese (trattato [...] di Basse, 1802). Il gesto offese la Confederazione e portò alla guerra, e alla sconfitta dei Maratti nel 1803. Ma in seguito (1817) B. R. si sollevò contro gli Inglesi; fu sconfitto e relegato a Bithur ...
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Capo ugonotto (1502 circa - 1572); ebbe parte notevole nelle guerre di religione, come uno dei più attivi sostenitori di G. de Coligny. Dopo l'accordo del 1570 tra ugonotti e monarchia, B. svolse un'azione [...] politica di notevole importanza, lottando per la concordia all'interno e, in politica estera, per l'intervento antispagnolo patrocinato dal Coligny. Sfuggito al massacro della notte di S. Bartolomeo, poco ...
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Capo arabo dei ribelli kharigiti (m. 698 circa), della frazione degli Azraqiti, ostinati oppositori dei califfi omayyadi nelle regioni orientali dell'Impero musulmano. Proclamato califfo dai suoi seguaci [...] (688 circa), fu ucciso dieci anni dopo in combattimento contro le truppe governative. Intransigente nel suo credo kharigita, valoroso ed eloquente, incarnò il vero tipo del sayyid arabo, cavaliere, brigante ...
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Capo dell'adozianismo spagnolo (717-807 circa); arcivescovo di Toledo (755), contro la dottrina sabelliana di Migezio difese nel Concilio di Siviglia (782) la sua dottrina secondo la quale Cristo, in quanto [...] uomo, è figlio adottivo, non naturale di Dio. Condannato in diversi concilî (Ratisbona, 792; Francoforte, 794; Roma, 798; Aquisgrana, 800), decisamente refutato da Paolino II di Aquileia e da Alcuino, ...
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Capo zulu (m. 1828), figlio del capo Senzanga-Kona; acclamato re nel 1783, estese il suo dominio (1820: conquista del Natal), conseguendo una vera egemonia su gran parte dell'Africa sudorientale. Tenne [...] un atteggiamento costantemente amichevole verso gli Europei e nel 1824 concesse all'ufficiale di marina inglese F. G. Farewell alcune terre del Natal per fondarvi una colonia. Fu ucciso da una cospirazione ...
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Capo ribelle inglese (m. Londra 1381), entrò a Londra, penetrò nella Torre e mise a sacco la città. Durante un colloquio con Riccardo II, cui chiedeva l'abolizione della servitù, dei titoli nobiliari e [...] la confisca dei beni ecclesiastici, T. fu ferito da un ufficiale del re. In seguito fu ucciso dal lord mayor di Londra, che a capo di 7000 cittadini aveva disperso le bande ribelli. ...
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Capo del partito ghibellino in Genova (sec. 13º); fautore di Federico II di Svevia, tentò con una congiura (1228) di assicurare al suo partito la supremazia nella vita cittadina. Ma essendosi fondato in [...] prevalenza sugli artieri e sui popolani, perse tutto l'appoggio dei nobili. La congiura fallì; tuttavia nel 1230 il De M. godeva ancora di tanta autorità da essere mandato ambasciatore a Federico II ...
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capo-
– Primo elemento di numerose parole composte, anche di formazione recente, nelle quali indica il dirigente o il capo di un gruppo di persone o di un ente, chi presiede a un lavoro e sim. (oltre alle voci qui registrate nell’ordine alfabetico,...
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...