Ecclesiastico (Nagyvárad 1570 - Bratislava 1637), la figura più eminente della controriforma in Ungheria. Convertito dodicenne al cattolicesimo, entrò nell'ordine dei gesuiti; nel 1616 successe all'arcivescovo [...] F. Forgách nella sede primaziale di Esztergom e fu creato cardinale (1629) da Urbano VIII. Si trovò così a capo della Chiesa magiara durante il difficile periodo della guerra dei Trent'anni e, senza trascurare gli interessi magiari, rimase fedele ...
Leggi Tutto
Teologo bizantino (Costantinopoli 1392 - ivi 1444). Si distinse soprattutto per la sottile discussione dei temi teologici e disciplinari, che furono trattati al concilio di Ferrara e Firenze al quale, [...] già arcivescovo di Efeso (1437), accompagnò, con il fratello Giovanni, l'imperatore Giovanni VIII Paleologo. Fu però il capo della corrente ostruzionistica, e alla fine si rifiutò di sottoscrivere il decreto dell'unione (1439). Tornato in patria, fu ...
Leggi Tutto
Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] base alla supremazia regia e al diritto costituzionale l’ultima parola spetta al Parlamento. Alla provincia di Canterbury fa capo la diocesi di Europa, fondata nel 1980, con un suo vescovo.
Comunione anglicana
Federazione delle Chiese che derivano ...
Leggi Tutto
segreteria Funzione, carica di segretario, in un ente pubblico o privato, in un’organizzazione politica e simili. Anche, ufficio costituito da uno o più segretari, ed eventualmente da altri impiegati, [...] e la sede stessa o l’ambiente da essi occupato. S. politica L’ufficio che fa capo al segretario di un partito e che di questo ha la rappresentanza e il compito di attuare la linea politica secondo le direttive degli organi dirigenti e dei congressi. ...
Leggi Tutto
Teologo e monaco (n. forse a Costantinopoli 378 - m. dopo il 454). Discepolo dell'antinestoriano Massimo, ne continuò la polemica con impegno violento: padrino dell'eunuco Crisafio salito al potere nel [...] 441, E. iniziò con l'aiuto dell'imperatore e con la solidarietà dei "cirilliani" (ne sarà capo Dioscoro d'Alessandria, succeduto a Cirillo nel 444) una vera e propria persecuzione. Sul piano teologico egli portava però la polemica contro Nestorio non ...
Leggi Tutto
Setta sciita, che considera come suo imām nascosto, che riapparirà un giorno per far trionfare la vera fede, il settimo imām, Ismā‛īl, figlio di Gia‛far aṣ-Ṣādiq. Dell’antica setta sono discendenti e continuatori, [...] oltre ai Drusi della Siria e del Libano, gli i. indiani (nizārī), che fanno capo in maggioranza all’Āghā khān e nulla più conservano del carattere antico ed estremista della setta. ...
Leggi Tutto
Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovo di S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] da Stefano VII fu retrocesso a diacono, e ritornò così a Roma. A capo del partito antiformosiano, fu forse responsabile della morte violenta di Teodoro II (897), cui succedette, incurante della contemporanea elezione di Giovanni IX. Ma l'imperatore ...
Leggi Tutto
Teologo e canonista (n. 1320 circa - m. Heidelberg 1390); nel 1359 procuratore della nazione germanica allo Studio di Bologna, dal 1386 cancelliere dell'univ. di Heidelberg - cui lasciò la sua biblioteca [...] un Tractatus de congregando concilio tempore schismatis e l'Epistola concordiae, con l'enunciazione coerente della teoria conciliare: capo della Chiesa è Cristo e non il papa, e l'Ecclesia universalis può essere rappresentata, quando occorra, dal ...
Leggi Tutto
AGNESE d'Assisi, santa
Riccardo Pratesi
, santa. Sorella minore di s. Chiara, nacque ad Assisi nel 1197, figlia del nobile Favarone, ed ebbe al battesimo il nome di Caterina. Quindicenne, lasciò anch'essa, [...] dopo sedici giorni dalla fuga di s. Chiara, la casa paterna. I parenti, con a capo lo zio Monaldo (il padre doveva essere già morto, o era assente), tentarono invano di farla recedere dal suo proposito, invadendo anche il monastero benedettino di S. ...
Leggi Tutto
Arcivescovo di Milano (m. 1071). Successore di Ariberto nel 1045 per volontà di Enrico III, si trovò a dover fronteggiare il movimento religioso popolare della pataria che, appoggiandosi alla Chiesa di [...] contestava, oltre che le pratiche simoniache, anche aspetti della tradizione liturgica e disciplinare ambrosiana. Impadronitosi del capo della pataria, Arialdo, lo fece uccidere (1066), senza peraltro debellare l'opposizione dei seguaci dello stesso ...
Leggi Tutto
capo-
– Primo elemento di numerose parole composte, anche di formazione recente, nelle quali indica il dirigente o il capo di un gruppo di persone o di un ente, chi presiede a un lavoro e sim. (oltre alle voci qui registrate nell’ordine alfabetico,...
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...