Capo della Puglia, punto estremo della penisola Salentina (l’antico Iapygium Promontorium), che si protende nel mare con la Punta Meliso. È un’alta scogliera di calcari compatti, terminante a strapiombo [...] nel mare. Vi sorge un noto santuario ...
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Tishpak Dio babilonese, a capo del pantheon della provincia di Eshnunna a oriente del Tigri, detto perciò Signore di Eshnunna. Era identificato con Marduk, Nābū e Ninurta. ...
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(gr. Φόρβας) Mitico capo dei Flegiei nella Focide, a Panopeo, dove sulla via di Delfi attaccava i viandanti, che uccideva dopo averli costretti a battersi con lui. Ma Apollo, preso l’aspetto di un fanciullo, [...] lo sfidò e lo vinse ...
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L’esser privo del capo. Nella storia delle religioni è caratteristica eccezionale propria di alcune figure della mitologia greca, attribuita per es. a Molo figlio di Deucalione e a Tritone in una versione [...] del suo mito ...
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Etimologicamente, capo supremo degli angeli. Nel Nuovo Testamento si parla di un solo a.; la tradizione, accolta da vari Concili (Laodicea, circa 365; Roma, 745; Aquisgrana, 789), ne fissa il numero in [...] tre: Michele, Gabriele e Raffaele. Lo pseudo-Dionigi l’Areopagita colloca gli a. al penultimo grado della gerarchia celeste (➔ angelo) ...
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Setta massonica francese facente capo a Martinez Pasqualis (Grenoble 1727 - Port-au-Prince 1774), Louis-Claude de St. Martin (Amboise 1743 - Annay 1803) e Jean-Baptiste Willermoz (Lione 1730 - ivi 1824), [...] caratterizzata da un accentuato platonismo magico; il m. sussiste ancora in Francia ...
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Titolo assunto dal capo del ramo indiano della setta musulmana degli Ismaeliti Nizariti. L'Āghā Khān IV, Kerim (1936-2025), nipote dell'Āghā Khān III Muhammad Shāh (1877-1957), si è reso famoso soprattutto [...] per la sua ricchezza e la sua vita mondana ...
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Originariamente, il capo dei diaconi di una chiesa, agente del vescovo e suo rappresentante (specie nei concili), poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) in taluni casi candidato alla sua [...] successione o anche suo rivale. Oggi è il primo dignitario del capitolo cattedrale, a norma degli statuti propri, titolo non di rado meramente onorifico ...
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Rabbino capo dell'ortodossia ebraica in Germania (Amburgo 1808 - Francoforte sul Meno 1888). Si oppose alle tendenze riformistiche in seno al giudaismo, che doveva secondo lui restare nella sua forma tradizionale. [...] Nel senso di questa neortodossia ebraica scrisse Über Judentum (1836); lasciò una traduzione commentata del Pentateuco e dei Salmi. Fondò e diresse dal 1855 il periodico Jeschurun ...
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Pastore e capo valdese (Embrun 1641 - Schönenberg, Württemberg, 1721); educato, come rifugiato, nelle valli valdesi ove, dopo studî a Basilea, in Olanda e a Ginevra, fu pastore (barba) a Maniglia (Pinerolo), [...] quindi a Torre Pellice. Dopo l'editto di Vittorio Amedeo II (1686), divenne uno dei capi della resistenza alle forze franco-piemontesi; esule in Svizzera organizzò, con G. Gianavel, i due tentativi falliti ...
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capo-
– Primo elemento di numerose parole composte, anche di formazione recente, nelle quali indica il dirigente o il capo di un gruppo di persone o di un ente, chi presiede a un lavoro e sim. (oltre alle voci qui registrate nell’ordine alfabetico,...
capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...