CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] soffio di "qualità di padre universale", non sa oltrepassare la barriera della sua "tepidezza", non sa scuotersi di dosso la sua "negligenza". Non è il capodella Cristianità, ma semplicemente un "principe particolare"; e, nemmeno in tale ruolo ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] nell'opinione pubblica francese la fiducia nelle armi del Bonaparte. La tempestività con cui il capo, e restò a Milano. Nell'Italia della Restaurazione il mestiere più libero era quello dell'intellettuale disposto a vivere coi proventi della ...
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BOEMONDO I (Boamundus)
Dieter Girgensohn
Figlio del duca di Puglia, Calabria e Sicilia Roberto il Guiscardo e della sua prima moglie Alberada, nacque con tutta probabilità tra il 1051 e il 1058, dato [...] , a quanto pare, completamente dall'eredità paterna, prese le armi contro Ruggero Borsa e con l'aiuto del principe Giordano di come il capodella difesa: sotto la sua guida il 28 giugno avvenne la sortita decisiva, nel corso della quale l'esercito ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] di uomini, armi e denari in Lombardia: verso la metà dell'aprile 1860 consegnò a Garibaldi a Genova, a nome della città di lunga vita: comprendendo anche rappresentanti di gruppi della Sinistra che non facevano capo al C., non aveva una solida base ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] dopo Federico, stanco della lunga e assolutamente infruttuosa mediazione papale, aveva deciso di passare alle armi e, raccolto un portò ad Abbiategrasso, ma qui le truppe milanesi con a capo G. lo contrastarono validamente, senza che si venisse allo ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] delle particolari esigenze italiane, per sostituirvi un modello politico astratto, sostenuto dalle armi una valutazione positiva dell'influenza della rivoluzione francese in Italia e dell'opera di Napoleone non soltanto come capo militare ma ...
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CORBINO, Orso Mario
Edoardo Amaldi
Luciano Segreto
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 30 apr. 1876 da Vincenzo, proprietario di un piccolo pastificio, e da Rosaria Imprescia, figlia di un impresario edile. [...] ufficio invenzioni e ricerche presso il sottosegretariato per le Armi e Munizioni. Nato con la finalità di esaminare palio una diversa dislocazione delle forze e degli interessi che facevano capo all'area di influenza della Banca commerciale o che ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] presentandosi l'occasione, la mia vita, la vita dei miei figli, le mie armi, i miei tesori, il mio esercito, tutto, sarà speso per la causa primo soggiorno romano, don Ciccio de Capo, pittore calabrese della scuola tradizionale, di scarsa levatura: la ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] di arrestare la smobilitazione: due milioni di uomini alle armi sembravano necessari per sostenere Ierichieste di V. E. occupo di politica. Per me il capo del governo è stato scelto dal re; esso è il capodella gerarchia, di tutti i funzionari civili ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] , giunse troppo tardi, dopo il fatto d'armi di Mentana, allorché la campagna dell'Agro romano si era già conclusa.
Lasciata l che all'Alleanza repubblicana, faceva anche capo non solo alla sezione napoletana della I Internazionale, fondata proprio in ...
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rasségna s. f. [der. di rassegnare]. – 1. Rivista militare: r. delle forze armate; il capo dello stato ha passato in r. le truppe; con sign. meno solenne, fare la r., passare in r., sottoporre a un esame talvolta sommario e veloce soldati schierati...
strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...