DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato, nel 1450, nel "confin" di S. Lio a Venezia, da Andrea di Giovanni e da Suordamore di Stefano Querini delle Papozze, si sposò, nel 1479, con Maria di Leonardo Sanuto, [...] pretendere, sempre dall'intera cittadinanza, la consegna dellearmi.
Incalza nel frattempo la guerra minacciosa, savi del Consiglio "di zonta" e divenuto, il 10 ottobre, capo del Consiglio dei dieci, è di nuovo politicamente autorevole, tant'è ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] esercizi ginnici, provetto nell'equitazione, abile nel maneggio dellearmi e buon schermidore, il D. ha bisogno di da ragazzino sfrenato in malvivente precocemente incallito e, pure, in capo d'una vera e propria delinquenza organizzata. Il suo " ...
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DORIA, Carlo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1575 e il 1576. Il padre, Giovanni Andrea principe di Melfi, era a sua volta figlio di Giannettino, adottato dal grande Andrea e ucciso [...] Nel porto di Tunisi il D. riuscì a penetrare a capodelle sue navi nel corso di una seconda spedizione nel 1623, il temuto progetto corso; ma il compito di difesa della Repubblica che le armi spagnole avevano comunque assolto durante la guerra e la ...
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FILIPPO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque il 15 marzo 1720, secondogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, seconda moglie del sovrano.
Ben conscia [...] contatti con la corte di Torino dopo avere sostituito a capo del contingente francese a fianco di F. il principe L.-F. di Borbone-Conti con il maresciallo J.-B.-F. di Maillebois, professionista dellearmi, a lui unito da legami di parentela e ansioso ...
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CORSI, Carlo
Rossella Motta
Nacque a Firenze di nobile famiglia il 21 ott. 1826 da Giuliano, segretario particolare del granduca Leopoldo, e da Anna Bellini delle Stelle, e rimasto orfano dei genitori [...] dal 1° genn. 1874, colonnello il 16 maggio, fu nominato capo di Stato Maggiore del III corpo d'armata di stanza a Verona l'energica controffensiva alla difesa lenta e lunga, l'uso sapiente dellearmi e in particolare dei fucili ad ago.
Qui, come nei ...
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LAUBERG (Laubert, Lambert), Carlo Giovanni
Renata De Lorenzo
Nacque a Teano, presso Caserta, nel 1762 da Carlo e da Rosalia Di Martino. Proveniva da una famiglia di militari valloni al servizio del [...] Genova e in Francia, dove cercò di spingere per un intervento dellearmi francesi in Italia. Nel maggio 1794 a Nizza trovò impiego come degli ospedali di Stato e privati. Come farmacista capodella Grande armata partecipò alla campagna di Russia e a ...
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BIRAGO, Carlo
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XVI, con tutta probabilità a Milano, da Cesare e da Laura Francesca della Torre. Abbracciò la carriera dellearmi, [...] del B., il governatore delle Valli Sebastiano Grazioli di Castrocaro. Dopo questo scacco il B. non depose le armi, cercò invece di anche l'appoggio degli ugonotti, del loro capo nel Delfinato, il Lesdiguières, e dello stesso re di Navarra, in modo da ...
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MALVEZZI, Ludovico
Elvira Vittozzi
Nacque a Bologna nel 1418 da Giovanna Bentivoglio e da Gaspare di Musotto, del ramo della famiglia Malvezzi di Ca' Grande (o Malvezzi da S. Sigismondo) dell'aristocrazia [...] senatoria cittadina.
Formatosi al mestiere dellearmi, seguì probabilmente il cugino Annibale Bentivoglio nella compagnia di ventura Piccinino, a capodelle truppe milanesi. Partecipò alla difesa di Cremona e alla presa della Ghiaradadda. Passato ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] il M. alla guida di Fano e Pandolfo (II), figlio di Malatesta Antico, a capo del governo pesarese. Nel biennio successivo, il mestiere dellearmi, esercitato con valore e professionalità, apportò ai Malatesta successi insperati, che conferirono al ...
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PICO
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente [...] quest’ultima famiglia, si profilò la possibilità di ricominciare da capo: nel 1353 il vescovo di Reggio investì Paolo Pico, costruiva solo sulla forza dellearmi, ma aveva bisogno dell’arte, della pietà, della diplomazia, dell’immagine e del consenso ...
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rasségna s. f. [der. di rassegnare]. – 1. Rivista militare: r. delle forze armate; il capo dello stato ha passato in r. le truppe; con sign. meno solenne, fare la r., passare in r., sottoporre a un esame talvolta sommario e veloce soldati schierati...
strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...