CASTELVÌ, Agostino
Bruno Anatra
Quartogenito maschio di Francesco, marchese di Laconi e visconte di Sanluri, e di Francesca Lanza di Trabia, nacque a Cagliari presumibilmente tra il 1617 e il 1618. [...] di una pacificazione formale tra i due partiti, ai quali facevano capo la gran parte delle famiglie nobiliari, feudali o no, dell'isola del Melonda e per il nuovo grave fatto d'armi. Dopo meno d'un anno tuttavia veniva posto in libertà provvisoria ...
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BACCI (Baccich), Iti
Alberto Monticone
Nacque a Sussak (Fiume) il 15 luglio 1892 da Eugenio e da Isolina Gilardelli. Al pari dei fratelli fu inviato a compiere gli studi a Firenze, ove conobbe fra gli [...] nella città, un clima di vigilia d'armi.
Dopo l'entrata di D'Annunzio, essendo stato inviato a Roma in destino della città. D'Annunzio stesso si servì della Vedetta per alcuni suoi proclami e ad essa fecero capo ben presto esponenti nazionalisti ...
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CALOSSO, Umberto
Giovanna Cavallari
Nacque a Belveglio d'Asti il 23 sett. 1895 da Giuseppe e da Giuseppina Damasio. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'università di Torino, ebbe, modo di conoscervi [...] di antifiascisti italiani accorsi in Spagna, a capo del quale erano Carlo Rosselli e Mario Angeloni, partecipò alla battaglia del Monte Pelato che fu - come egli ricorda - il primo fatto d'armi degli italiani nella lotta contro il fascismo.
Caduta ...
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ANDREINI, Rinaldo
Anna Cirone
Nato ad Imola il 30 genn. 1818, visse a Bologna, ove il padre Giuseppe era impiegato della polizia pontificia, e vi compì, pur fra ristrettezze economiche, gli studi di [...] ), di effimero successo, e partecipò al fatto d'armi delle Balze (28 settembre), estremo tentativo degli autorità algerine o polemizzavano con quanti denigravano il partito repubblicano e il suo capo (Italia e Popolo, 1852, nn. 59, 96; 1853, nn. 97 ...
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CROCE, Ettore
Francesco Maria Biscione
Nacque a Rocca San Giovanni (Chieti) da Giustino e Angela Mayer il 6 maggio 1866. Di famiglia benestante e di trodizioni liberali e repubblicane, fu notevole e [...] 1896. Nell'anno successivo partecipò come volontario ai primi fatti d'armi della guerra greco-turca per la liberazione di Creta nel plotone il C. aveva aderito alla corrente massimalista elezionista facente capo a G. M. Serrati ed era entrato, insieme ...
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BIAGINI, Sebastiano
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Nacque a Lerici (La Spezia) il 17 genn. 1755 da Nicola, notaio. Dopo i primi studi, fu a Pistoia e quindi si recò a Roma dove, dopo essersi occupato di pittura e di musica, compì [...] uno scritto rivoluzionario, che rappresentò al processo il principale capod'accusa.
Conservato nella Biblioteca universitaria di Genova (Scritto
Tornato a Lerici, ben presto il trionfo delle armi francesi nell'Italia settentrionale richiamò il B. a ...
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DELLA TOSA, Giovanni
Franca Allegrezza
Uno degli ultimi figli, se non addirittura l'ultimo, di Rosso, nacque probabilmente a Firenze sullo scorcio del sec. XIII. Nel luglio del 1309, quando morì suo [...] (5 maggio), contro Castruccio Castracani, signore di Lucca e capo indiscusso delle forze ghibelline in Toscana. Nell'agosto combatté ad di Altopascio, il 21 settembre, nel corso del fatto d'armi di Porcaril uno scontro di cavalleria che si svolse - ...
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BIVONA, Pietro de Luna e Salviati duca di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Caltabellotta, da Sigismondo e da Aloisia Salviati-Medici, intorno al 1520. Ai primi di agosto del 1529 seguì con la madre il padre [...] sua famiglia, fu nominato dal marchese di Terranova capitano d'armi. Il 9 maggio 1547 fu investito del feudo di al 1563, per diritto derivante dal titolo stesso, egli restava a capo del braccio militare.
Quando, nel 1555, la tensione fra viceré ed ...
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FERRARI, Costante
Vincenzo Fannini
Nacque a Reggio Emilia (all'epoca Reggio di Modena) il 5 genn. 1785 da Maddalena Messori e da Francesco, agiato commerciante di idee liberali. Sin dalla tenera età [...] di Bologna. Il F. restava però sostanzialmente un uomo d'armi e d'azione. Sicché, non molto tempo dopo, si imbarcò per provvisoria di governo di Imola lo nominò comandante in capo della forza nazionale della città, conferendogli dieci giorni dopo ...
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CASTIGLIONI, Manfrino
Agostino Borromeo
Se ne ignora la data di nascita: figlio di Alfonso, commissario generale delle genti d'arme dello Stato di Milano, e di Caterina Visconti, nacque, presumibilmente [...] momento in cui veniva tolto l'assedio, nella tregua d'armi che precedette gli effimeri patti di Milano (18 giugno Toledo, gli affidava il comando di una compagnia di gente d'arme. A capo del suo reparto, il C. partecipava agli ultimi scontri della ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...