INSEGNA
G. Forni
− Contrassegno distintivo per indicare a vista e simbolicamente un'autorità (eventualmente con le specifiche funzioni e i poteri connessi), una dignità, uno stato giuridico, una unità [...] la toga picta oppure la toga bianca trionfale; portava sul capo la corona aurea; recava in una mano il globo oppure loro raffigurazioni sulle stele di aquiliferi, signiferi e di uomini d'armi in generale, sulle colonne onorarie, sugli archi, sulle ...
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FASOLO, Vincenzo
Antonino Terranova
Nacque a Spalato, allora sotto dominio austriaco, il 5 luglio 1885, da Michelangelo e Andreina Allujevich. Il padre insegnò chimica in varie città italiane; quando [...] importanti vicende urbanistiche ed edilizie. Dal 1912 al 1936 fu capo dell'Ufficio progetti del Comune. Dal 1930 al 1936 progettuali: il progetto per il quartiere di piazza d'armi (commissione dell'Associazione artistica tra i cultori di ...
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GUERRA, Alfonso
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 25 genn. 1845, da Camillo, noto pittore, e da Nicolina Ametrano. Sotto la guida del padre, il G. intraprese lo studio del disegno; in seguito [...] turistico: 1935).
Dal 1928 al 1934 prestò servizio come ingegnere capo del Comune di Salerno, realizzando una quantità considerevole di opere Esposizione di Roma del 1911 nella mostra regionale di piazza d'Armi, Milano 1913, p. 56; E. Giannelli, ...
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GADIO, Bartolomeo (Bartolomeo da Cremona)
Maria Cristina Loi
Figlio di Gabriele nacque a Cremona nel 1414 da nobile famiglia. Sposò Giovanna de Benziis, dalla quale ebbe tre figli: Gabriele Antonio, [...] Sforza, il G. fu da Francesco Sforza messo a capo di una struttura che andava via via specializzandosi e allestimento e alla decorazione degli interni. Nel 1472 fu terminata la sala d'armi. All'inizio del 1473 il G. scriveva a Cicco Simonetta di ...
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GALASSI, Filippo
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 7 febbr. 1856 da Luigi, professore di patologia medica, e da Clotilde Cicognani. Studiò all'Archiginnasio romano e alla Scuola di applicazione per [...] buona padronanza degli stilemi neorinascimentali. Dal 1892, divenuto ingegnere capo degli Ospedali di Roma, fu impegnato nel campo dell' del centro storico e sul nuovo quartiere di piazza d'Armi (Relazione sul piano regolatore di Roma, in AACAR, ...
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FANCELLO, Salvatore
Elena Longo
Nacque a Dorgali (Nuoro) l'8 maggio 1916 da Pietro e Rosaria Cucca, penultimo di dodici figli. Sin dall'infanzia rivelò un talento naturale per il disegno e la forma [...] 'anno scolastico 1933-1934 il F. conseguì il diploma di capod'arte per la composizione e la lavorazione delle ceramiche. Rientrato nel A gennaio del 1939 il F. venne richiamato sotto le armi. A marzo dell'anno successivo ottenne una nuova licenza che ...
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TROFEO (τρόπαιον, tropaeum)
G. A. Mansuelli
L'uso di conservare le spoglie di una vittoria come documento del proprio valore, è diffuso in ogni stadio culturale dell'umanità. A questo si unisce poi il [...] parallelo nell'uso latino della dedica a Giove delle spoglie del capo dell'esercito vinto (spoliae opimae). Ma non sembra che presso gli erano in uso fin dalla fine della Repubblica. I fregi d'armi a cumulo hanno nell'arte romana, in molti casi, una ...
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CESA BIANCHI, Paolo
Luciano Patetta
Ingegnere architetto, nacque a Milano da Domenico e da Maddalena Bossi il 29 nov. 1840. Apparteneva a una famiglia milanese molto nota, discendente, dal Cinquecento, [...] in particolare sull'utilizzo dell'area dell'ex piazza d'armi dietro al Castello Sforzesco. Prevalendo in seno alla In morte di Buzzi Leone Francesco Maria,modellatore,disegnatore e capo dei marmisti della Fabbrica del Duomo.
Fu socio onorario ...
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FALTERONA, Stirpe della
G. Colonna
Per numero, varietà e qualità degli esemplari è la più notevole stipe di bronzi votivi finora scoperta in Etruria.
Viene dalla sponda orientale del laghetto, poi prosciugato, [...] della Falterona (1657 m), a poca distanza dalle sorgenti di Capod'Arno. Scavata nell'estate del 1838 da una società di amatori abbondante era l'aes rude (ben trecento libbre) e le armi di ferro, tra cui si contavano duemila punte di freccia.
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APAHIDA
R. Theodorescu
Località della Transilvania (Romania, prov. di Cluj) dove sono stati trovati, in due diverse riprese, vasi e gioielli in oro e in argento appartenenti a due tesori (oggi conservati [...] di fibbie di cinture in oro con granati e almandini; 7) di orecchini d'oro con granati incastonati e con catenelle, che si ritrovano dal sec. 4° conservato gli ornamenti dell'abito di un capo germanico: armi e parti di bardature di cavallo lavorate ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare,...