ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] cugino Azzo (IX), figlio del loro defunto zio Francesco e capo dell'altro ramo legittimo dei discendenti di Obizzo (II), non VI per pacificare la regione, intimò ai belligeranti una tregua d'armi sino al Natale del 1350, per consentire il libero e ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] (come pensava ad esempio Marco Gentile) che lui fosse "capo di tutta la Nobiltà"; e delegati dei "vecchi" a decidere i tempi della guerra; don Giovanni infatti autorizzò la mossa d'armi il 13 settembre (e decidendo di sospendere da quella data il ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] Vasto, che egli ebbe modo di aiutare dopo la battaglia navale di Capod'Orso (ibid., IV, p. 53). Il G. ebbe anche agio il timore che l'Italia, avendo già perduto il primato delle armi, possa perdere anche quello delle lettere, se nuovi campioni non si ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] , la condotta, a decorrere dal 2 luglio, di G., a capo di 75 cavalieri pesanti oppure - a sua scelta - di 150 , "perché era ricco". In effetti il duca feltresco, strapagato uomo d'armi, poteva permettersi di non calcare troppo la leva fiscale.
Se ad ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] S. Paolo. L'altare fu commissionato forse da Nicolò Maria Corbelli uomo d'armi che fu anche al servizio di Federico da Montefeltro. Il S. Gerolamo L. fu pagato dai deputati di Udine con a capo Antonio Savorgnan per il modello da lui approntato per l ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] 103) per cui "i Girolami […] furono di ceppo e d'armi discesi di messer santo Zenobio che fu vescovo di Fiorenza". La modo di votare le proprie energie. Tuttavia il pontefice è capo principale della comunità umana e garante supremo della sua unità: ...
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LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] ancora figura di secondo piano. Sebbene, nel marzo del 1470, sembrò che il duca volesse inviarlo in Francia, a capo di "uomini d'armi 100, cavalli 600, squadre 4", e in luglio "in Bolognese", di fatto, L. ebbe incarichi di mera rappresentanza senza ...
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MASOLINO da Panicale
Luca Bortolotti
MASOLINO da Panicale (Tommaso di Cristofano di Fino). – Figlio di Cristofano di Fino, che si definisce «imbiancatore» in una portata catastale del 1427, M. nacque [...] e [sic] in Dio. A. 1423» – la tavola presenta le armi delle famiglie Carnesecchi e Boni, ciò che induce a considerare il dipinto di italiana, permane più d’una zona d’ombra intorno a taluni non secondari aspetti di questo capod’opera, soprattutto ...
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FRANCESCO MARIA I Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Figlio del prefetto di Roma Giovanni, duca di Sora e di Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro duca di Urbino, nasce a Senigallia - di [...] Orsini e Pirro Gonzaga. Tutti e quattro seguono F. che - a capod'una compagnia d'uomini d'armi e di 1.500 fanti e disponendo pure di quattro pezzi d'artiglieria donatigli da Alfonso d'Este - non solo recupera in breve le proprie terre, ma facilita ...
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TOLOMEI
Michele Pellegrini
– Famiglia tra le cinque ‘schiatte maggiori’ che composero l’indiscussa élite del ceto magnatizio senese della piena età comunale e quindi del patriziato cittadino nella prima [...] prossime del congiunto Deo di Guccio Guelfo, che si pose a capo dei rivoltosi messi al bando e riparati in Valdelsa, da dove tra questi in particolare il suo congiunto Spinello, uomo d’armi già al soldo dei fuoriusciti che, nuovamente sbandito nel ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare,...