FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] Milanesi decisero di chiamare a capo della città Francesco Sforza, il successe Ercole d'Este: ma le speranze del F. non ricevettero soddisfazione, da Roma e il Gonzaga dovette interporre i suoi buoni uffici). Solo due giorni prima era morta la ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] e fu chiamato a leggere Instituta nello Studio, dove insegnò con buona udienza fino a tutto il luglio 1506. Nello stesso tempo cominciò Repubblica fiorentina, isolata, ogni speranza di aiuto. Francesco Carducci, capo degli arrabbiati, succeduto nel ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Finalmente il papa si rese conto che bisognava ormai abbandonare la speranza di avere un aiuto tedesco. L'unico compito che rimaneva capo della flotta. B. credette che ormai la liberazione della Grecia fosse vicina. Per sette mesi egli lavorò di buon ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] morì nel 1387. Étienne Castel divenne allora il capo della famiglia, ma per poco tempo: egli di cui il padre aveva avuto la buona idea di dotarla, divenne il primo il suo canto del cigno è un canto di speranza.
Sembra infatti che C., come suppone S. ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] popoli la paura della miseria, ma anche la speranza e l'ambizione di migliorare. Le ricette del statale, come l'emissione di buoni fruttiferi al 6%, il corso forzoso in Toscana dopo che B. Ricasoli, capo del governo provvisorio dopo la rivoluzione del ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] la ricerca per tutta la Francia durata molti mesi tra la speranza di rintracciarla e il timore di perderla per sempre, i disinganni da lui si fa troncare il capo, e Bradamante, che lo abbatte dal cavallo. Il buon Sacripante, a nessuno secondo, pare ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] in angoscia ma in giudizio morale e nella speranza della redenzione; queste le premesse di una a Macke rimproverandolo un po', e mentendo in buona fede sulla sua estraneità al ‛cubismo orfico': ‟Io misura a essi hanno fatto capo. Ciò è tanto più ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] suo secolo, e se non tutte buona parte delle Odi compone per letture accademiche con quell'Inno del Battaglione della Speranza, per cui fu detto il Roger ben freschi festosi ci adagiammo; e a noi sul capo scotean lor rami i folti pioppi e gli olmi. ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] Roma e a Roma si rapporta. «Buon gentilhuomo», «senatore di gran pietà et » in senso ideologico. In realtà le sue speranze sono troppo radicali anche per i più impetuosi , tutta armata, col «beretton» sul capo ed il «bastone», simbolo di comando, ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] e l'unione dei suoi genitori) e l'«essere buono», giacché solo per mezzo del «volgare» gli è parlano di un tempo di trenta mesi, in capo ai quali «cominciò tanto a sentire de la '"amor Dei" e nella ferma speranza di una futura beatitudine senza fine ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...
altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e la profondità, o spessore): a. di un albero,...