DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] aveva, peraltro, preceduto, creandogli una buona fama di organizzatore. Si comprende, , a termine il fallimento delle speranze sindacaliste, che trovarono la loro all'interno del quale rivestì la carica di capo di gabinetto. Nei propositi di D'Annunzio ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] più tardi, per il momento velate dalla speranza tattica di un accordo fra principi e sudditi Arrivata a Roma la notizia della buona accoglienza fatta in Toscana a mons. nella nuova Assemblea fu vicepresidente, capo di sezioni, membro della commissione ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] , fu presentato a Sergio Paronetto, capo della segreteria tecnica di Donato Menichella dal 1944, doveva essere as good as gold (buona come l’oro). Gli SDR furono salutati come tuttavia a tramontare in Carli la speranza che le sorti dello sviluppo ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] attestavano concordi il rinfrancarsi degli animi a speranza. Ma si vorrebbero battaglie, non scaramucce di gruppi della Sinistra che non facevano capo al C., non aveva una solida per il Depretis. Certo è che buona parte dei ministri che componevano il ...
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BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] moderatismo e del riformismo, della speranza per le concessioni liberali e e diventa maggiore. Dal 14 maggio era capo di Stato Maggiore nella brigata Marocchetti.
Ferito '60, offrendosi intermediario garante della buona fede delle due parti.
"L' ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] perché nei suoi studi giungessero a buon fine". I rapporti tra il maestro andare attorno come capo di battaglione. Signor sì, capo di battaglione: si passò da una prima fase, in cui le speranze nel governo e nell'armata francese erano piene e totali ...
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CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] principi e gli orientamenti nella speranza di trovare una intesa) fu tra i membri del governo provvisorio e capo dello Stato Maggiore della guardia nazionale, e C., ma questi, pur riconoscendo la loro buona fede, colse l'occasione per precisare la sua ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] inoltre, che l'infallibilità del papa, capo e componente del collegio episcopale, non le masse operaie, nella speranza che in questo modo si origine ai gravi squilibri di oggi. Il guadagno è buono solo se raggiunto con mezzi giusti, cioè senza ...
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BALSAMO, Giuseppe, alias Alessandro Cagliostro
Carlo Francovich
Nacque a Palermo il 2 giugno 1743 dal mercante Pietro Balsamo e da Felicita Bracconieri, entrambi di modeste condizioni economiche, anche [...] Lorenza nella loggia massonica "La Speranza", una delle meno note, che iscritti alla massoneria ordinaria. Ne era a capo lo stesso Cagliostro col titolo di "gran hanno commesso verun delitto e che sono buoni cittadini e debbono essere li nemici di ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] democratici locali più avanzati che facevano capo al Circolo del popolo. Il sbarco dei Francesi, pur nutrendo la speranza che l'intervento potesse essere stato tesi del "credito gratuito" o a buon mercato del Proudhon affermava che sopprimere l' ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non però in Toscana) anche per il capo degli...
altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e la profondità, o spessore): a. di un albero,...