BELEGNO, Giusto Antonio
Gino Benzoni
Figlio di Alvise, nacque a Venezia nel 1567. Trascorse gran parte della giovinezza e della maturità nella marina della Repubblica, caso ormai non più tanto frequente [...] nel 1604, nella sua galera, il bailo Ottaviano Bon e l'ambasciatore straordinario alla Porta Giovanni Mocenigo, consistente risultato contro i pirati.
Tornato a Venezia, il B. fu capo del Consiglio dei Dieci nel 1611 e consigliere per il sestiere di ...
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CANAL, Marc'antonio
OOlivieri
Nacque a Venezia nel 1484, da Francesco. I primi anni dell'attività politica e militare non costituirono per il C. un bilancio positivo: nel 1501, infatti, per essersi [...] ritirato presso capo Malio, di fronte all'assalto di sette fuste turche, in qualità di sopracomito, venne privato per cinque anni 1517: andato a Veglia non aveva potuto non ammirare il "bon portamento" del C., l'eliminazione di molte spese superflue e ...
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Ben so che fosti figliuol d'Alaghieri
Eugenio Chiarini
Sonetto terzo di Forese, ultimo della tenzone con D. (Rime LXXVIII).
Replicando alle veementi accuse dell'avversario, basta a Forese, " calmo, [...] o poco senno cel fa fare ", Dante Alighieri, s'i' so' bon begolardo 9-11) e il desiderio di por termine al già lungo diverbio. (Per Die, Min Zeppa): cui " fu dato d'un matton biscotto / nel capo, ch'e' ne seria mort'un bue " (vv. 3-4) e ciò nondimeno ...
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BELLUOMINI, Giuseppe
Ubaldo Tintori
Nato a Viareggio nel 1776, da Francesco e da Margherita Poggi, fece i primi studi a Lucca presso uno zio canonico; laureatosi a Pisa in medicina, si recò poi a Vienna [...] stata la traduzione dell'opera del barone di Holbach, Le bon sens, che egli nel 1809 fece pubblicare a Lucca, rimaneggiata popolari antifrancesi, uccise, pare per legittima difesa, il capo dei rivoltosi, tale Sebastiano Belli, detto "il Morino"; ...
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massa
Termine correntemente usato, nel linguaggio politico e giornalistico per indicare una intera popolazione intesa come insieme indifferenziato, o comunque un gran numero di persone che presentano, [...] dei comportamenti e con fusione affettiva e identificazione col «capo». L’individuo può venire «implicato» nella m. in radunati occasionalmente che sviluppano pulsioni elementari ed emotive (G. Le Bon, 1895), o con quello di gente, un modo d ...
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cherico (cherco, anche nel latinismo clerico)
Andrea Mariani
Il vocabolo è presente secondo l'uso greco-latino, e quindi col significato originario di " uomo di religione ", " ecclesiastico ", " sacerdote [...] che per me sia gastigato (v. 7). In If XVIII 117 vidi un col capo sì di merda lordo / che non parëa s'era laico o cherco, c. ‛ cherco ' è frequente in Guittone (Tanto sovente 105, Ahi, che bon m'è 6, Lussuria 2).
Nella Commedia (e vedi anche If XV ...
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buonsenso
buonsènso (o bonsènso; più com. buòn sènso) s. m. [calco dell’espressione fr. bon sens]. – Capacità naturale, istintiva, di giudicare rettamente, soprattutto in vista delle necessità pratiche: un uomo pieno di b.; anche in esclam.,...