Marchese di Finale (m. 1528); ottenne nel 1496 l'investitura del suo stato dall'imperatore Massimiliano e il titolo di vicario. Capitano di Genova in Corsica contro gli insorti guidati da Gian Paolo de [...] Leca, fu spodestato dal fratello, card. Carlo Domenico, che gli usurpò il marchesato, recuperato solo nel 1506 ...
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Famiglia feudale siciliana, discendente da un Guglielmo, conte di Ventimiglia (1242), dal quale nacque un Enrico, primo conte di Geraci e capitano generale di re Manfredi. Caduti gli Svevi, i V. parteggiarono [...] per gli Aragonesi, dai quali ebbero uffici e (seconda metà sec. 15º) il titolo di marchesi di Geraci, titolo fin allora riservato ai principi reali. Alcuni dei V. come Giovanni e Simone, furono nel sec. ...
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Nel periodo dell’egemonia ottomana e barbaresca nel Mediterraneo, termine molto diffuso in vari Paesi mediterranei con il significato di «capitano di bastimento». Anche, nell’Egitto moderno, appellativo [...] del presidente della Repubblica ...
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Condottiero (Perugia 1491 - Bettona 1531), figlio di Giampaolo. Distintosi a fianco di Bartolomeo d'Alviano al servizio di varî stati italiani, fu capitano nel 1529 della Repubblica fiorentina, assalita [...] dalle forze unite imperiali e pontificie. Macchiatosi di tradimento, causando la tragica resa della città, si ritirò nel suo feudo di Bettona ...
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Sionista (Roma 1905 - Dachau 1944); fratello di Emilio e marito di Ada. Emigrato giovanissimo in Palestina, durante la seconda guerra mondiale fu capitano in una brigata ebraica; fatto prigioniero nell'Italia [...] occupata dai nazisti, fu internato nel campo di concentramento di Dachau ...
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Uomo politico (Napoli 1734 - ivi 1799). Giacobino, durante la Repubblica napoletana del 1799 partecipò attivamente alla lotta contro le bande sanfediste come capitano della guardia nazionale. Cessata ogni [...] possibilità di resistenza, tentò di fuggire, ma fu denunciato e morì sul patibolo ...
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Figlio (n. 1447 - m. 1483) di Alessandro Sforza e di Costanza da Varano. Successe al padre (1473) nella signoria di Pesaro, fu capitano valoroso e partecipò a numerose guerre. Mecenate, governò con mitezza [...] la città, di cui edificò la rocca (1474) ...
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Uomo politico milanese (m. 1449) uno dei fondatori, alla morte di Filippo Maria Visconti, della Repubblica Ambrosiana (1447). Quando Carlo Gonzaga, nominato capitano generale, cercò di trasformare in suo [...] favore il Consiglio, chiamandone a far parte soprattutto popolani, ordì con Giorgio Lampugnani, allora estromesso, una congiura, per dare la città a Francesco Sforza. Scoperta la trama, svelò il nome dei ...
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Figlio (m. 1324) di Marsilio, grazie ai meriti acquisiti nella guerra sostenuta da Padova contro Cangrande della Scala, fu nominato nel 1318 capitano generale del popolo a vita. Per evitare, l'anno seguente, [...] la caduta della città in mano a Cangrande, dovette assoggettarla, sia pure nominalmente, prima al conte di Gorizia, poi (1320) al duca di Carinzia. Alla sua morte gli succedette il nipote Marsilio ...
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Figlio (m. 1268) di Manfredi II; fu vicario imperiale in Toscana sotto Federico II e, alla morte dell'imperatore (1250), consigliere, ambasciatore, capitano di guerra contro il papa e le città pugliesi [...] per il giovane principe Manfredi, non ancora re. Nel 1256 fu nominato signore del principato di Taranto, conte del principato di Salerno, maresciallo e gran conestabile di Salerno. La sua fortuna fu travolta ...
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capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...
capitare
v. intr. [lat. *capitare, der. di caput -pĭtis «capo»] (io càpito, ecc.; aus. essere). – 1. a. Far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente: capitai per fortuna in casa di amici; se càpita...