Capitano e uomo politico arabo del primo periodo dell'età musulmana (m. 664 d. C.). Prese parte sotto Abū Bekr alla conquista della Palestina, e di lì mosse sembra di propria iniziativa, a quella dell'Egitto, [...] che strappò in due anni (640-642) ai Bizantini. Deposto da 'Othamān, riebbe il governo d'Egitto da Mu'āwiya (657), e cominciò allora la conquista dell'Africa settentrionale. È una delle maggiori figure ...
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Capitano generale (1334-1382) di Mantova. Figlio di Guido, gli successe nel 1369 nella carica di capitano dopo aver assassinato suo fratello Ugolino, con la complicità del fratello Francesco, e dopo la [...] morte, piuttosto sospetta, anche di quest'ultimo. Repressa duramente una congiura di parenti, governò indisturbato, seguendo una politica d'amicizia con Milano, consolidata dal matrimonio (1380) di suo ...
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Capitano di ventura (n. Pergola - m. Bergamo 1427). Allievo di Alberico da Barbiano, nel 1405 cercò di soccorrere Pisa assediata dai Fiorentini; fu poi al servizio di L. Migliorati signore di Fermo e dei [...] Fiorentini; fu quindi luogotenente generale dei senesi. Combatté poi per il Comune di Perugia e per il papa. Dal 1422 passò a Filippo Maria Visconti, sconfiggendo C. Malatesta e N. Piccinino; ebbe per ...
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Capitano di ventura (m. 1435). Si arruolò sotto Pandolfo Malatesta, quindi passò presto al servizio di Firenze, per conto della quale combatté ad Anghiari (1425), e divenne capitano generale della Repubblica. [...] Quando fu fatto prigioniero da Nicolò Piccinino, comandava l'esercito della lega fra il papa, i Fiorentini e i Veneziani contro il duca di Milano. Non avendo voluto mancar di fede a Firenze, fu fatto morire ...
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Capitano di ventura inglese (n. nel Cheshire 1325 circa - m. Sculthorpe, Norfolk, 1407). Combatté dapprima in Bretagna; poi armò una compagnia di ventura, con cui devastò la Normandia (1356), la Guascogna [...] e la Borgogna, guadagnandosi terribile nomea; partecipò, riportandone gran fama, alla battaglia di Auray (1364). Meno fortunato in una spedizione (1370) in Francia per conto di Edoardo III, si distinse ...
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Capitano francese (Ham 1491 - Cotignan, Reims, 1545). Seguì Francesco I e liberò Mézières dall'assedio del conte di Nassau; partecipò alla campagna d'Italia succedendo a G. Bonnivet nel comando dopo lo [...] scontro di Romagnano (1524) e rimase gravemente ferito a Pavia (1525). Al comando dell'esercito francese in Italia, fu fatto prigioniero a Landriano (1529); quindi (1533-36) guerreggiò nella Savoia. Fu ...
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Capitano francese (n. Saint-Exupéry, Corrèze, 1408 - m. 1488), come il fratello Jacques si distinse nella guerra contro gli Inglesi. Nel 1439 sposò Margherite de Nanteuil che gli portò in dote la contea [...] di Dammartin. Partecipò alla rivolta della Praguerie e più tardi alla Lega del Bene pubblico contro Luigi XI: riconciliatosi con questo, lo servì nella lotta contro Carlo il Temerario ...
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Capitano milanese (sec. 12º), secondo la tradizione ideatore dell'intesa contro Federico Barbarossa giurata a Pontida (1167); la critica storica nega valore a quel convegno, ma resta il fatto dell'importanza [...] goduta da P. nel movimento antisvevo. Durante le trattative di pace con l'imperatore continuò a sostenere i diritti dei comuni, e fu uno dei firmatarî della pace di Costanza (1183) ...
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Capitano e scrittore spagnolo (forse Ciudad Real 1451 - Granada 1531), autore di una Breve parte de las hazañas del excelente nombrado Gran Capitán, sulla giovinezza di Gonzalo di Cordova, soprattutto [...] in relazione alla guerra di Granata, alle cui vicende (1482-94) P. aveva partecipato acquistando fama di valorosissimo guerriero. Fu confuso talora con Hernando del Pulgar, il cronista dei re cattolici ...
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Capitano francese (n. 1601 - m. 1666). Ebbe il comando navale nel Mediterraneo; fu poi in Piemonte per combattervi gli Spagnoli e prese Torino (1640). Durante la Fronda parteggiò per il re e costrinse [...] il Condé a togliere l'assedio a Cognac (1651); passato nel campo avverso, fu battuto in Alsazia. Fu governatore della Guienna (1642), grande scudiero (1643), governatore dell'Angiò ...
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capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...
capitare
v. intr. [lat. *capitare, der. di caput -pĭtis «capo»] (io càpito, ecc.; aus. essere). – 1. a. Far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente: capitai per fortuna in casa di amici; se càpita...