PROFESSIONALE, FORMAZIONE
Aldo Lo Schiavo
La f.p. assume un ruolo di primaria importanza nelle moderne economie industriali e post-industriali. Essa influenza direttamente le qualità delle prestazioni, [...] azienda industriale, per lo più di grandi dimensioni e con un notevole numero di addetti. In effetti, la nuova impresa capitalistica, più che alla qualità e alla concorrenza su tale base, tende per sua stessa natura alla quantità e alla maggiore ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] operaia" conduceva a delineare non più come una lontana utopia l'avvento di un'epoca in cui, ridottosi il reddito capitalistico ad un livello tale da "costringe[re] la grande massa dei capitalisti ad aggiungere nella produzione il contributo di un ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] r. strumentale e strategica è stato obiettato di riflettere essenzialmente il tipo di organizzazione sociale e industriale capitalistica: H. Marcuse e, soprattutto, J. Habermas ne hanno ridimensionato le pretese antropologiche. D’altra parte va ...
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Diritto dell'economia
FRANCESCO GALGANO
sommario: 1. Il diritto e l'economia nelle esperienze storiche: a) la società comunale; b) le monarchie assolute; c) la società liberale. 2. L'esperienza del [...] della proprietà privata era ‟questione di esperienza e non di ideali", dipendente dall'accertare se davvero l'ordinamento capitalistico comporti crisi economiche e distruzioni di ricchezza, nel qual caso ‟il liberalismo non potrebbe se non approvare ...
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Interesse, saggio dell'
Mario Arcelli
Introduzione
I tassi di interesse che si registrano sui mercati monetari e finanziari e sui crediti e sui depositi delle banche sono essenzialmente compensi per [...] del capitale sembra essere fallito in seguito al riconoscimento dell'impossibilità di stabilire un ordine monotono dell'intensità capitalistica delle tecniche produttive in funzione del saggio di interesse (v. Arcelli, 1971, pp. 29-30).In alternativa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] italiana, fu in piena modernità anche un estremo tentativo di ridare vita a un’economia di mercato civile e non capitalistica, capace di guardare avanti ma in continuità con l’etica dei mestieri, degli artigiani, dei mastri, ma anche dei contadini ...
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Credito
Marco Onado
Introduzione
Dal punto di vista economico un'operazione di credito si può definire come lo scambio di una prestazione attuale in moneta con la promessa di una prestazione futura: [...] fra moneta e credito e la relazione con le altre variabili economiche è uno dei punti nodali dello sviluppo delle economie capitalistiche.
Da Adam Smith ai giorni nostri è stato spesso riconosciuto che i due fattori che hanno determinato l'affermarsi ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] caratterizzati da una grande capacità di creare mercati, ma anche da una maggiore disponibilità a darsi un'organizzazione capitalistica del lavoro, libera dai vincoli feudali. Il costo delle materie prime impegna infatti a inventare un'organizzazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] è l’impatto dei due volumi postumi del Capitale, il II e il III, che trattano dell’equilibrio del sistema capitalistico, della trasformazione dei valori in prezzi di produzione e della caduta tendenziale del saggio di profitto. Il dibattito relativo ...
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BIANCHI, Antonio
Bruno Anatra
Nacque a Calcinato (Brescia) il 13apr. 1878da Biagio e da Maria Zanetti. Laureatosi in agraria a Pisa, assunse ad inizio di secolo (e mantenne fino all'avvento del fascismo) [...] a suo tempo, consenziente alla sostanza del lodo, esso aveva significato "un tentativo di sostituire anche nella grande azienda capitalistica al rapporto di salariato un rapporto di cointeressenza agli utili dell'azienda"; ma segnò anche la conquista ...
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capitalistico
capitalìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al capitalismo o ai capitalisti: regimi c., i regimi politico-sociali fondati sul sistema capitalistico di produzione, in cui la classe dirigente è espressione delle forze economiche...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...