Uomo politico e uno dei principali teorizzatori del comunismo dopo N. Lenin. Nato a Mosca il 27 settembre (vecchio stile) 1888, morto nel marzo 1938. Studiò a Mosca; diciottenne, aderì al bolscevismo. [...] contro Kautsky e i riformisti, e l'altro scritto: Imperializm i nakoplenie kapitala ("L'imperialismo e l'accumulazione del capitale" ivi e Leningrado 1925; trad. ted., Berlino 1927 e 1932) contro Rosa Luxemburg.
Per la sua tendenza alla trattazione ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] di classe.In verità Marx non ha mai dato una teoria compiuta delle classi sociali: com'è noto, il terzo libro del Capitale s'interrompe proprio a questo punto. Non c'è dubbio, però, che il concetto marxiano di classe sociale si salda strettamente con ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] s. un fenomeno storico legato in maniera univoca alla presenza di sistemi di mercato e connesso allo sviluppo di un’economia capitalista di scala mondiale, un buon numero dei rapporti di s. tipici di società non europee finirebbero per essere esclusi ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] laburista e del Fronte popolare di Francia, sta in ciò che a un certo punto esso si arresta contro la resistenza del capitale il quale non permette che la produzione venga aumentata elevando il livello di vita degli operai a costo del profitto, la ...
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Uomo politico sovietico (Kursk 1894 - Mosca 1971). Svolse la sua attività nell'organizzazione di partito soprattutto in Ucraina, dove nel 1938 spezzò le ultime resistenze del tenace nazionalismo ucraino. [...] sul piano internazionale - definiti come affermazione del principio della "coesistenza competitiva" fra mondo socialista e mondo capitalista - furono accompagnati, sul piano interno, dal ripudio dei metodi staliniani, condannati duramente nel XX e ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] dei suoi libri, The end of history and the last man (1992), egli paragonò il trionfo del capitalismo occidentale sul sistema sovietico alla "fine della storia". Contrariamente alle previsioni, il disfacimento del blocco sovietico non coincise ...
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Taiwan
Guido Barbina
Paola Salvatori
(App. IV, iii, p. 574; V, v, p. 388; v. formosa, XV, p. 703; App. II, i, p. 961; III, i, p. 660; IV, i, p. 840)
Geografia umana ed economica
di Guido Barbina
Popolazione
Secondo [...] , originaria dell'isola, bandita dal governo dopo il 1947. Le religioni più diffuse sono il buddhismo e il confucianesimo.
La capitale è Taipei, presso la costa settentrionale, con 6 milioni di ab. nel suo distretto urbano (quasi un terzo dell'intera ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] tale contesto, la scelta del D. suona tutt'altro che strana: era certo un grande tra i grandi, un "capitalista"; ma un capitalista che era stato anche mercante e che era sempre legato all'Oriente, con interessi e beni in territorio bizantino: poteva ...
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Genericamente, la massa delle classi con redditi bassi o minimi, in contrapposizione alle minoranze detentrici del potere economico.
Il termine ebbe origine in età romana. Esso indicava, nell’ambito della [...] appare tanto nel senso generico e tradizionale di povero quanto in quello più specifico di operaio che si contrappone al capitalista. S. de Sismondi distingue il proletario antico, un non lavoratore che vive a spese della società, da quello moderno ...
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GHEDDAFI (el-Qadhdhāfī), Mu‛ammar
Paolo Minganti
Nato nel 1942 in una tribù berbera arabizzata nomadizzante al confine fra Tripolitania e Fezzan (ma secondo altre fonti è nato nel 1938 a Misurata), [...] , com'è accaduto in altri paesi. La Terza teoria internazionale, annunciata nel maggio 1973, quale "alternativa al materialismo capitalista e al comunismo ateo", si fonda appunto sul mantenimento e sul rafforzamento dei valori spirituali, posto che ...
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capitalista
s. m. e f. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitaliste] (pl. m. -i). – In senso stretto, il proprietario di capitali; in senso più ampio, l’appartenente alla borghesia imprenditoriale, contrapposta al proletariato e identificata...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...