Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] noir in genere non è sposato, mentre la donna rifiuta la sua condizione infelice di donna sposata nella società capitalista, senza per questo riuscire a li-berarsene totalmente. A interpretare tali figure-tipo sono stati veri attori-icone: primo ...
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The Asphalt Jungle
Roy Menarini
(USA 1950, Giungla d'asfalto, bianco e nero, 113m); regia: John Huston; produzione: Arthur Hornblow Jr. per MGM; soggetto: dall'omonimo romanzo di William R. Burnett; [...] sulla società statunitense. Il colpo, come vari critici hanno sottolineato, è infatti organizzato seguendo il modello della società capitalista (ogni professionista, ben pagato, fa la sua parte e si limita alla sua specializzazione in vista di un ...
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Sirk, Douglas
Renato Venturelli
Nome d'arte di Hans Detlef Sierck, regista tedesco, di origine danese, nato ad Amburgo il 26 aprile 1897 e morto a Lugano il 14 gennaio 1987. La sua carriera cinematografica, [...] il sistema hollywoodiano dei generi: insinuò sottili elementi di critica nella commedia (Has anybody seen my gal?, 1952, Il capitalista); fece incursioni nel western (Taza, son of Cochise, 1954, Il figlio di Kociss), nel peplum (Sign of the pagan ...
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Godard, Jean-Luc
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Fra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento, esponente di rilievo [...] gli avvenimenti sia avviando un'importante riflessione politica e teorica sul senso del cinema nella società capitalista. Questa ricerca, radicale e anche autocritica, lo condusse a ideare dapprima opere fantasiosamente ribellistiche, come One ...
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Huston, John (propr. John Marcellus)
Renato Venturelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Nevada (Missouri) il 5 agosto 1906 e morto a Middletown (Rhode Island) il 28 [...] incentrato sull'organizzazione di una rapina: al centro, il parallelismo tra l'impresa criminale e la città capitalista, entrambi fondati su una minuziosa organizzazione che pretende di prescindere dalla presenza umana.Con l'inizio degli anni ...
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Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] dei tre milioni), P. realizzò una riuscita commedia degli equivoci, che metteva a nudo le contraddizioni del sistema capitalista; la notevole interpretazione di Igor′ Il′inskij nel ruolo di Tapioca ne riconfermò il talento cinematografico, facendone ...
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Kitano, Takeshi
Giona Antonio Nazzaro
Regista, sceneggiatore, montatore, attore cinematografico e presentatore televisivo giapponese, nato a Tokyo il 18 gennaio 1948. Si è affermato come regista grazie [...] 'altro il più violento tra i film realizzati dal regista, Brother si offre anche come una crudele riflessione sulla logica capitalista e sui conflitti che necessariamente scatena. Si tratta inoltre del primo film nel quale il corpo di K., regista e ...
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Coppola, Francis Ford
Antonio Monda
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Detroit (Michigan) il 7 aprile 1939. È stato tra i protagonisti del [...] un nuovo capolavoro (nel 1975 vinse tre Oscar, come migliore film, regia, sceneggiatura) in cui la riflessione sulla società capitalista continua all'interno di un cinema solo apparentemente di genere. Il giovane capomafia, che arriva a uccidere il ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] dall'imponente bastione montuoso che ha nel Monte Hebron il rilievo più elevato), sono strutturate da un canto sulle capitali, allineate lungo il senso dei paralleli, e comprendenti Tel Aviv, Gerusalemme e ῾Ammān (rispettivamente con 350.000, 550.000 ...
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Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] l'ideologia marxista. Si trattava di un insieme di film che, pur con qualche evidente ingenuità, denunciavano le ingiustizie della società capitalista, come per es. Nani ga kanojo o sō saseta ka (1930, Cosa l'ha spinta a farlo?) diretto da Suzuki ...
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capitalista
s. m. e f. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitaliste] (pl. m. -i). – In senso stretto, il proprietario di capitali; in senso più ampio, l’appartenente alla borghesia imprenditoriale, contrapposta al proletariato e identificata...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...