Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] questo modello, sono il sistema fiscale da una parte e le politiche di promozione del risparmio e di formazione del capitale dall'altra. La politica fiscale è sotto il controllo di una commissione di vigilanza del ciclo economico (Konjunkturrat) e di ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] , e nell'art. 1655, sul contratto di appalto) sottolinea il ruolo dell'imprenditore nel coordinamento dei fattori della produzione (capitale e lavoro) e i compiti e le responsabilità che egli assume in quanto capo dell'impresa. Infatti l'imprenditore ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] mezzi di produzione, è appropriazione di lavoro umano non pagato. Questa appropriazione è spiegata col fatto che, mentre il capitalista compra la forza-lavoro del salariato, pagandola, come si paga ogni altra merce, in base alla quantità di lavoro ...
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surplus Sovrappiù, eccedenza, sia di finanze sia di merci o prodotti.
Nel linguaggio economico, eccesso di crediti sui debiti nella bilancia dei pagamenti, cioè saldo attivo. S. lordo o netto del consumatore, [...] del costo variabile sostenuto per la produzione dei beni.
Nell’economia marxista il s. è la fonte ultima del profitto capitalista e ha origine nel s. di lavoro, cioè in quella quantità di lavoro svolta dal lavoratore in eccesso rispetto al lavoro ...
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Kita, Ikki
Pensatore giapponese (Sado 1883-Tokyo 1937). Fu il principale ideologo del nazionalismo radicale giapponese della prima metà del Novecento. Dopo aver assorbito elementi di socialismo nei primi [...] parlamentari di stravolgere il rapporto filiale fra l’imperatore e il popolo, mentre lo sfruttamento capitalista veniva assimilato a quello delle potenze capitaliste sui popoli dell’Asia, alla guida del quale doveva porsi il Giappone; invocava la ...
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Architetto spagnolo (Barcellona 1939 - ivi 2012); ha insegnato presso la Escuela de arquitectura di Barcellona, di cui è divenuto successivamente direttore (1994-98). Specializzatosi in disegno urbano, [...] Arquitectura bis e fondatore e direttore di U. R., urbanismo revista. Autore di Barcelona: desarollo urbano o remodelación capitalista (1974), La identitat del territori català (1981), Diez tesis sobre Barcelona, Les formes del creiximent urbà (1993 ...
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Per iniziativa predominante del governo indiano presieduto da J. Nehru, dopo la seconda guerra mondiale, nella situazione internazionale caratterizzata dal contrapposto schieramento di blocchi - occidentale [...] politiche e strategiche dei due blocchi e praticare sia con i paesi a regime comunista sia con quelli a regime capitalista una politica di pacifica coesistenza e di reciproco rispetto; dall'altra, la lotta contro i residui del dominio coloniale ...
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Hong Kong
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Occupata da forze inglesi nel 1841 durante la guerra dell'oppio e colonia britannica dal 1843 al 1° luglio 1997, in seguito regione amministrativa speciale [...] zhizao, ingl. Made in Hong Kong, ha ottenuto grandi elogi nel 1997) ha resistito, affidandosi in parte a capitali stranieri per trovare uno sbocco nel circuito dei festival occidentali.
Bibliografia
Hong Kong International Film Festival, A study of ...
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Dopo il 1989, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra fredda, sembrava ormai generalmente accettata l’idea che le regole del ‘Washington Consensus’, un insieme di raccomandazioni [...] la liberalizzazione immediata e senza eccezioni del commercio con l’estero e dei flussi di capitale, nonché l’adozione del modello capitalista basato sulla proprietà privata e sul libero mercato. Il ‘Washington Consensus’ si reggeva sul presupposto ...
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Simone Filippetti
Brunello Cucinelli
La terza via del cashmere
Un imprenditore che sembra un filosofo e un umanista. Per la sua azienda del lusso ha trasformato un borgo medievale umbro in una città ideale [...] lusso più noti al mondo, è oggi il maggiore esponente della nouvelle vague di imprenditori italiani del fashion. La terza via capitalista: un’economia ‘sana’, meno rapace e più attenta alle persone e all’ambiente. Nato nel 1953 in Umbria, a Castel ...
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capitalista
s. m. e f. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitaliste] (pl. m. -i). – In senso stretto, il proprietario di capitali; in senso più ampio, l’appartenente alla borghesia imprenditoriale, contrapposta al proletariato e identificata...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...