Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capitalismo ottocentesco deve il proprio consolidarsi e l’affermazione dei [...] di svilupparsi e consolidarsi e “[...] fino a che lo stato nazionale non farà posto ad un impero mondiale, durerà anche il capitalismo”.
La moneta e il suo governo
L’istituzione nel 1821 del gold standard da parte del governo britannico (il valore in ...
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antiamericanismo
s. m. – Termine utilizzato per indicare la contrapposizione all’azione politica, militare, economica e sociale degli Stati Uniti e alla penetrazione dell’american way of life nello stile [...] tra diversi modi di sviluppo. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la vittoria del modello liberaldemocratico e capitalista egemonizzato dagli Stati Uniti ha portato a conseguenze impreviste nel campo dei vincitori: superpotenza mondiale, gli Stati ...
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Forum sociale mondiale
Fòrum sociale mondiale. – Manifestazione annuale (World social forum) non confessionale, non governativa e non partitica, in cui si incontrano movimenti sociali, organizzazioni [...] . Viene organizzato ogni anno in una sede diversa, generalmente in contemporanea con la riunione del suo avversario capitalista, il Forum economico mondiale (v.). Tutti possono partecipare e proporre eventi, in conformità con la Carta dei ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] va interamente ai profitti, è pari a 20 quintali di grano (100-30-50=20), e il saggio di profitto (cioè profitti diviso capitale anticipato) è pari al 25% (20/80=0,25). In questo modo è possibile aggirare il problema del valore: cioè la necessità di ...
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Giovanni Carbone
L'identificazione e l’adozione della prima generazione di ‘obiettivi di sviluppo’, nel 2000, su cui concentrare lo sforzo comune dei governi di tutte le nazioni e rispetto ai quali misurare [...] erano state le diverse strategie di sviluppo e i loro sostenitori. Dapprima con i modelli di stampo liberale-capitalista e quelli di origine statalista-socialista che, pur nella loro grande varietà, si contrapponevano ideologicamente nell’ambito ...
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valore lavoro, teoria del
Andrea Fumagalli
Teoria sviluppata dagli economisti classici (➔ classica, economia), basata sulla misurabilità in termini oggettivi del valore (➔ ).
Le origini della teoria [...] ’esigenza di analizzare il rapporto tra il v. dei fattori produttivi e il v. del prodotto finale. Ed è ancora con il capitalismo che, di conseguenza, il tempo (sia logico, prima e dopo, sia storico, ieri e oggi) entra a tutti gli effetti nel processo ...
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IMPRESA (fr. entreprise; sp. empresa; ted. Unternehmung; ingl. enterprise)
Giovanni Demaria
La divisione del lavoro è stata oggi portata così innnanzi che solo poche persone producono da sé i beni di [...] fra i tipi d'intraprese. A suo favore stanno motivi d'indubbio peso (come la più grande possibilità di raccolta dei capitali, il vantaggio di poter continuare a esistere anche se i suoi promotori siano per una qualunque ragione venuti meno, la minore ...
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HOBSBAWM, Eric John Ernst (App. IV, ii, p. 135)
Silvia Moretti
) Storico inglese. Nel 1987, con The age of empire 1875-1914 (1987; trad. it. 1987), H. ha chiuso la sua trilogia sul 'lungo' Ottocento, [...] del muro di Berlino e del comunismo sovietico, invita a riflettere ancora una volta sui "difetti intrinseci del capitalismo", nodo imprescindibile per raddrizzare le sorti dell'umanità alle soglie del terzo millennio.
Altre opere: Echoes of the ...
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BERSELLINI, Achille
Pier Franco Gaslini
Nato a Parma l'11 genn. 1862 in una famiglia di tradizioni liberali e patriottiche - il padre, Amadio, era stato implicato nell'assassinio del duca di Parma, [...] , curò la compilazione e la stampa di notiziari economici (I protesti cambiari, Fallimenti) e di pubblicazioni periodiche (Il Capitalista. Guida generale pel portatore di effetti pubblici, di cui la prima edizione, del 1889, porta il suo nome), Fu ...
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Uomo politico ed economista italiano (Imola 1873 - Nervi 1953); prof. (dal 1903) di economia politica nelle univ. di Cagliari e Parma e deputato (1910-26) prima socialista e, dopo il congresso di Livorno, [...] fu riammesso nel PCI e riprese (dal 1946) l'insegnamento all'univ. di Roma. Opere principali: Prezzo e sopraprezzo nell'economia capitalista (1923); La rente de la terre (1934); Il risparmio, lo sconto bancario e il debito pubblico (1941); Le teorie ...
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capitalista
s. m. e f. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitaliste] (pl. m. -i). – In senso stretto, il proprietario di capitali; in senso più ampio, l’appartenente alla borghesia imprenditoriale, contrapposta al proletariato e identificata...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...