Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] (nobiltà e clero, produttori agricoli, artigiani). Smith e Ricardo distinsero, invece, le tre c. dei proprietari fondiari, dei capitalisti e dei lavoratori salariati. Radicalizzando le tesi degli economisti liberali fra il 18° e il 19° sec., Marx ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] modo esasperato il legame tra divisione del lavoro e rapporti sociali di produzione, e in particolare tra divisione manufatturiera del lavoro e capitalismo (v. Marx, 1867-1894, vol. I, 2, cap. 12; tr. it., pp. 34-70). L'analogia che più sopra abbiamo ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] riserve per la sua indeterminatezza; con essa si allude al mutamento di sensibilità prodottosi nelle società del tardo capitalismo, cui corrisponderebbero, in letteratura, un ritorno della poesia all’immagine lirica e alla libera espressione dell’io ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] . Una linea più vicina al pensiero di Marx si sviluppa nell’analisi di K. Kautsky, che vede nello sviluppo del capitalismo e della democrazia la strada obbligata per la lotta della classe operaia, pur tenendo ferma la meta della società socialista e ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] , in una falsa coincidenza di soggetto e oggetto (Adorno 1955 e 1965). Per Marcuse, a sua volta, nelle società di capitalismo avanzato l'i. produce la "coscienza felice", ossia una falsa coscienza conciliata con se stessa, che ben si integra nella ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] è inscindibile dalla presa di coscienza della classe operaia; giacché, nel momento in cui il lavoro salariato comprende che il capitale da cui dipende è un suo proprio prodotto, la classe operaia già si aderge ad antagonista del sistema.
Nel pieno ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] viene spesso usato il termine postmoderno, per indicare la crisi e il tramonto della m. nelle società del capitalismo maturo, entrate, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, in una fase caratterizzata dalle dimensioni planetarie dell'economia ...
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Filosofo, teologo e scrittore statunitense (Johnstown, Pennsylvania, 1933 – Washington 2017). Filosofo conservatore, il cui pensiero politico si inquadra nella società americana, ha cercato di conferire [...] un connotato religioso al liberismo e di renderlo conciliabile con il cattolicesimo, e di dare un contenuto spirituale al capitalismo, sistema economico e sociale che riteneva non perfetto ma perfettibile. Laureato al Stonehill College e poi all' ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] darsi, come sostiene M. Duverger, che il s., dopo aver provato a entrarci, uscirà di nuovo dal seno del capitalismo attraverso un processo storico lungo e faticoso per promuovere nuove imprese rivoluzionarie. Come può darsi, secondo quanto afferma N ...
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Berman, Marshall Howard. – Filosofo statunitense (New York 1940 - ivi 2013). Laureatosi alla Columbia University e addottoratosi presso la Harvard University nel 1968, ha collaborato con testate giornalistiche [...] di lettura dei paradigmi marxisti, che ha utilizzato come chiavi analitiche per la comprensione del potere disgregante del capitalismo e del suo peso nella ridefinizione degli equilibri della società moderna. Proprio il tema della modernità è al ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...