Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] di Siena, o ancora degli Orsini, dei Colonna, dei Caetani di Roma) rispondeva all’esigenza di raccogliere una quantità di capitali superiore a quella che poteva essere messa insieme da una singola famiglia per meglio sostenere, tra l’altro, i costi ...
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Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] der Zeit (1912) e Zur Mechanik des Geistes (1913) R. aveva cercato di fondare una nuova critica non marxista del capitalismo come causa della divisione della società in classi e della degradazione dell'uomo a macchina. Egli non vedeva l'ingiustizia ...
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Economista e uomo politico (Londra 1859 - Liphook, Hampshire, 1947). Socialista, partecipò alla fondazione della Fabian Society e, insieme con la moglie Beatrice Potter (Standish, Gloucester, 1856 - Liphook [...] delle classi subalterne nell'Inghilterra del Settecento, sugli storici inglesi della rivoluzione industriale. La critica di W. al capitalismo si fonda comunque non tanto su premesse di tipo marxista, quanto sull'adesione alle tesi dell'evoluzionismo ...
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Dirigente d’azienda italiano (n. Vipiteno 1948). Dopo essersi laureato in Scienze politiche con indirizzo economico presso l’Università di Torino nel 1973, si è specializzato per due anni come ricercatore [...] italiano (a cura di G. Oddo, 2020); Profeti, oligarchi e spie. Democrazia e società nell'era del capitalismo digitale (con M. Gaggi, 2023); In trappola. Ascesa e caduta delle democrazie occidentali (e come possiamo evitare la Terza guerra mondiale ...
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Economista russo (n. governatorato di Char´kov 1865 - m. 1919). Partito originariamente dal marxismo, lo criticò poi sia dal punto di vista filosofico sia da quello strettamente economico. Le sue tesi [...] industriali nell'Inghilterra contemporanea" (Promyšlennye krizisy v sovremennoj Anglii, 1894) e sullo sviluppo dell'industria e del capitalismo in Russia (Russ kaja fabrika v prošlom i nastojaščem "La fabbrica russa nel passato e nel presente", 1898 ...
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Economista, nato a Pizzoni (Catanzaro) il 7 novembre 1890, prof. di scienza delle finanze nelle università di Pisa (1931-38), Napoli (1939-42) e Roma (dal 1943). È componente del Consiglio nazionale dell'economia [...] finanze, Torino 1948, 2ª ed. 1955). Si è occupato anche di economia bellica, di teorie keynesiane e dello sviluppo del capitalismo e delle crisi; ha fondato e diretto l'Istituto nazionale di finanza pubblica (1940-45) per la lotta contro l'inflazione ...
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BIANCHI, Bruno
Luciano Segreto
Nato a Perugia il 30 genn. 1901 da Alfredo e da Pompilia Priorelli, compì gli studi laureandosi nel 1922 in ingegneria presso la Scuola superiore per ingegneri di Bologna. [...] e il 1944, provocarono una riduzione della potenzialità dei suoi impianti di circa l'85%. Non appena però la capitale venne liberata furono iniziati immediatamente i lavori di ricostruzione, cui diede un contributo non indifferente il B., salito nel ...
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Uomo politico ed economista italiano (Napoli 1873 - ivi 1959). Socialista, fu tra i leader del sindacalismo rivoluzionario. Dopo aver ripiegato su posizioni più moderate, nel 1913 entrò alla Camera come [...] delle dottrine economiche (Le dottrine economiche di F. Quesnay, 1897; La teoria del valore di K. Marx, 1899; Il capitalismo, 1910), ottenne la cattedra di economia nell'univ. di Messina (1926), ma ne fu allontanato dal governo fascista e dovette ...
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Economista e ideologo sovietico (Budapest 1879 - Mosca 1964) di origine ungherese. V. dedito allo studio dei cicli economici, fu autore di intense riflessioni sull'economia capitalistica, applicandosi [...] e la politica mondiale presso l'Accademia delle scienze sovietica. Sostenne la possibilità di una relativa stabilizzazione del sistema capitalista, pur nella tendenza di fondo verso la crisi e la dissoluzione; dopo una polemica nel maggio 1947 con N ...
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Credito
Marco Onado
Introduzione
Dal punto di vista economico un'operazione di credito si può definire come lo scambio di una prestazione attuale in moneta con la promessa di una prestazione futura: [...] si colloca l'economia reale durante un simile ciclo dei prezzi può avere carattere sussultorio.
La teoria della crescita ciclica del capitalismo di J. A. Schumpeter, che, come è noto, ha come perno l'ipotesi di ondate di innovazioni che investono un ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...