Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] che consentì la formazione di una massa di operai e di operaie per la 'grande industria' (come la chiama Marx nel Capitale), provocò infatti effetti traumatici sugli assetti delle famiglie e delle comunità. La ricerca di N.J. Smelser (v., 1959) sull ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] ), Torino 1979.
Dobb, M. e altri (a cura di), Du féodalisme au capitalisme, Paris 1977 (tr. it.: Dal feudalesimo al capitalismo, Napoli 1986).
Dockès, P., La libération médiévale, Paris 1979.
Duby, G., L'économie rurale et la vie des campagnes dans l ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] internazionale e interno eccezionale e pertanto intrinsecamente labile sotto il profilo della durata, la coniugazione di capitalismo e "doppio Stato" totalitario mostra l'insostenibilità della connessione necessaria tra società di mercato e governo ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] cioè ridotto a rapporti tra cose. L’a. culmina, per Marx, nel lavoro salariato, cioè nello scambio tra capitale e lavoro, dove il capitale, che è un prodotto del lavoro, appare assoggettare e soggiogare a sé ciò da cui deriva e il lavoratore diventa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] della nuova società di massa, iniziava una fase completamente nuova nella storia della civiltà industriale e del capitalismo, con problemi altrettanto radicalmente nuovi nell'organizzazione dei fattori produttivi, nel governo dell’economia, e dunque ...
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Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] in un processo di cui già prima si potevano scorgere i segni ammonitori. L'Europa che ha disseminato i suoi uomini ed i suoi capitali in tutte le parti del mondo, che si era creata in tal modo dei mercati ricchissimi per le sue industrie, non poteva ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] tanto in Italia quanto in Inghilterra, in Olanda e in Francia. Nel sec. XVI sorsero le prime società per azioni.
Il capitalismo s'iniziò nell'industria anche con una forma di finanziamento e di controllo della produzione che è comune a tutti i paesi ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] nave, mentre lo sbarco viene garantito soltanto al limite delle acque territoriali; c'è quindi bisogno di cospicui capitali e di notevoli capacità organizzative, che vengono forniti dalla mafia siciliana. Nei primi anni Sessanta Napoli diventa così ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] essa avrebbe parlato ai popoli e reso palesi in tal modo, agli occhi di tutti, le contraddizioni e le ipocrisie delle società capitaliste. Non era il disarmo di cui si parlava allora a Ginevra che avrebbe schiuso all'umanità un'era di pace, ma bensì ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] Sotto di lui il metropolita di Mosca venne nominato patriarca, nomina che contribuiva a dare un valore spirituale grandissimo alla capitale della Russia.
Il piccolo Demetrio e sua madre vivevano in una specie di esilio a Uglič. L'improvvisa morte del ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...