Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] Foresta Nera e dei territori limitrofi l'aveva messa in luce. Ma come spiegarla? Secondo l'interpretazione weberiana il capitalismo poté affermarsi solo grazie al sostegno di una forza interiore, di un ethos che gli permise di sconfiggere un potente ...
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Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] la nozione di rottura epocale tra i due paradigmi di produzione, errata l'idea che l'organizzazione dei diversi capitalismi stia procedendo in un'unica direzione.
In primo luogo, il decentramento produttivo non è un fenomeno univoco. Accanto agli ...
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Storico del diritto (Modena 1857 - Napoli 1928), prof. di storia del diritto italiano nelle univ. di Camerino (1883), Palermo (1884-1903), Napoli (1903-28). Oltre che di diritto pubblico e procedura civile [...] del diritto italiano (1890); Le capitalisme dans le monde ancien (trad. fr. 1906; ed. del testo originale it. Il capitalismo antico: storia dell'economia romana, post., 1929); Storia della procedura civile e criminale (in Storia del diritto italiano ...
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L’impresa di terzo millennio
Gianfranco Dioguardi
Scenario
Affrontare il tema dell’impresa produttiva agli albori del 21° sec. significa anzi tutto analizzare l’evoluzione dello scenario generale, nel [...] 1995.
O.E. Williamson, The mechanisms of governance, New York 1996 (trad. it. Milano 1998).
A. Colli, Il quarto capitalismo. Un profilo italiano, Venezia 2002.
G. Azzone, U. Bertelè, L’impresa. Sistemi di governo, valutazione e controllo, Milano 2003 ...
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Problemi storici del sottosviluppo
Guido Pescosolido
La categoria economica del sottosviluppo fu elaborata nella seconda metà del 20° sec. con l’inizio del processo di decolonizzazione e fu posta in [...] e dell’America Latina equivalevano ad appena il 3,5% del reddito dei Paesi industrializzati). Si era visto che i capitali investiti nei Paesi arretrati erano stati assai nettamente inferiori a quelli investiti nella madrepatria. Se era vero che il ...
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politica industriale
Patrizio Bianchi
Vasta area di interventi che le autorità di governo possono compiere per orientare e controllare il processo di trasformazione strutturale di un’economia. L’assunzione [...] , le p. i. sono connaturate con l’affermazione dello Stato moderno e con l’emergere del capitalismo. Infatti è con lo sviluppo del capitalismo che la capacità di organizzazione della produzione diviene ricchezza delle nazioni; con l’espandersi della ...
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shareholder
s. m. e f. Azionista.
• La capacità dell’impresa, comunque essa disponga le proprie strutture in un mondo dove la connessione attraversa i perimetri nazionali e la contiguità vale sempre [...] competizione che il mercato globale le impone. Ma questo è proprio il contrario di quello che i teorici del capitalismo renano, tra i quali si colloca certamente Romano Prodi, hanno sempre predicato. E cioè: rispondere ai bisogni degli stalkeholders ...
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Storico belga (Verviers 1862 - Uccle, Bruxelles, 1935). Medievista, insegnò all'univ. di Gand. L'attività scientifica di P. si è svolta in campi diversi, tra cui uno dei principali è stato lo studio delle [...] des Pays-Bas, 1910; Les villes du Moyen-âge, 1927; ecc.). In particolare, nel quadro del dibattito sulle radici del capitalismo, in polemica con W. Sombart, P. attribuiva alle attività commerciali cittadine e ai processi produttivi a esse connessi un ...
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Claire Fontaine. – Collettivo artistico fondato a Parigi nel 2004 da J. Thornhill e F. Carnevale, che trae nome da un celebre brand di cancelleria francese, rivendicando lo spessore sociale dell’opera [...] ad additare la problematicità di alcuni aspetti del mondo contemporaneo quali la crisi dei sistemi politici e il capitalismo, il discorso artistico acquisisce una potente valenza etica e di revisione dei modelli archetipici convenzionali. Ospitate in ...
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Economista (Düsseldorf 1873 - Tubinga 1957), prof. nelle univ. di Praga (1908) e di Bonn (1917-39); allievo di G. Schmoller e direttore dello Schmollers Jahrbuch (1917-38), è considerato, con W. Sombart [...] caratteristiche economiche generali di una particolare epoca storica (per es., stile economico delle città medievali, del capitalismo di mercato, dell'intervento pubblico, ecc.). Una teoria economica generale includerebbe tante teorie storiche quanti ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...