Storico ed economista inglese (Calcutta 1880 - Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò influenza vastissima anche per la sua attività (1905-47) nella Workers' educational association. [...] nel suo completo svolgimento, politico, economico e morale, la società inglese nell'epoca dell'assolutismo e del sorgere del capitalismo. Tra le sue opere: The agrarian problem in the 16th century (1912); The acquisitive society (1921); The British ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] acqua minerale di Augustin Cournot. In generale si tratta di quei beni e servizi caratterizzati da tecnologie che richiedono capitali molto elevati; l'impossibilità della concorrenza può essere esaminata sotto due profili: da un lato, il fatto che i ...
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codeterminazione
(co-determinazione), s. f. Condivisione delle decisioni.
• Una critica più radicale è che la massimizzazione del valore persegue gli obiettivi di un gruppo circoscritto di individui, [...] Prima pagina) • È ormai di 20 anni fa il libro di Michel Albert «Capitalismo contro capitalismo», che ipotizza la esistenza di due modelli principali di capitalismo, uno di matrice anglo-americana centrato sulla finanza e sull’innovazione del sistema ...
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Quijano Obregón, Anibal. – Sociologo peruviano (Yanama 1930 - Lima 2018). Docente di Sociologia presso la Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima fino al 1995, è stato tra i massimi studiosi del [...] di urbanizzazione e i movimenti contadini, ha denunciato lo sfruttamento economico e culturale operato dal capitalismo, impegnandosi attivamente per la democratizzazione dei Paesi dell’America Meridionale. Tra le sue pubblicazioni: Nacionalismo ...
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Mario Telò
La globalizzazione, le sue fasi e i suoi limiti
Una definizione ortodossa di globalizzazione non esiste, ma possiamo affermare che, pur con eccezioni vistose, c’è la forte evidenza di un mercato [...] e finanziaria scoppiata nel 2007 negli Usa si è rapidamente tradotta in crisi globale.
Sin dalle sue origini il capitalismo moderno ha teso verso una dimensione globale.
L’enfasi su questo fattore economico, tuttavia, non deve far sottovalutare la ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] che la missione storica della rivoluzione socialista era quella di abolire lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo radendo al suolo il capitalismo e tutto ciò che era a esso connesso (la proprietà privata, il mercato, lo Stato di diritto, la democrazia ...
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Vera Zamagni
L’economia di mercato era nata ‘sociale’ nelle città libere del medioevo italiano, dove la mercatura, l’artigianato specializzato delle corporazioni e le professioni – giuristi, notai, architetti, [...] cambiare anche il modo di produzione, ma commettendo un errore fatale: quello di identificare il mercato col capitalismo. Per abbattere il capitalismo, il marxismo ha ritenuto dunque di eliminare il mercato, ma non ci può essere struttura economica ...
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Mitsubishi
Gruppo industriale e finanziario giapponese operante nei settori dei prodotti e sistemi elettrici ed elettronici, dell’ingegneria, delle automobili, della chimica, del petrolio, della petrolchimica [...] finanziari noti con il nome di zaibatsu (➔) e, come tale, ha svolto un ruolo determinante nello sviluppo del capitalismo giapponese. Dopo lo scioglimento degli zaibatsu da parte degli alleati, all’indomani della Seconda guerra mondiale, il gruppo si ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] con i datori di lavoro improntati alla solidarietà cristiana, e affermava la necessità di un ruolo dello stato nei conflitti tra capitale e lavoro.
Vita e attività
Entrato nel 1818 nel collegio dei padri gesuiti di Viterbo, nel 1824 si trasferì a ...
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Rivoluzionario russo (Sivcovo, gov. di Pskov, 1844 - Parigi 1885); di origine nobile, implicato nel processo contro i seguaci di S. G. Nečaev (1871), poté espatriare due anni più tardi; a Ginevra fondò [...] al 1881. Il suo pensiero insiste sulla necessità di prevenire con l'azione rivoluzionaria la penetrazione graduale del capitalismo in Russia, sviluppandosi in corrispondenza e in opposizione all'anarchismo di M. A. Bakunin. Elementi blanquisti sono ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...