(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] minuscola di tipo librario dal tratteggio verticale, soggetta anch’essa all’influenza grafica araba nell’impiego di una capitale molto ornata e di un sistema abbreviativo con omissione delle vocali (comune alla corsiva). La visigotica fu soppiantata ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] sostanzialmente valida; e altrettanto valido è il riconoscimento delle loro sfumatissime transizioni, attraverso dialetti intermedi, definizione capitale ripresa successivamente da C. Tenca e da N. Caix, e naturalmente da H. Schuchardt (v. oltre ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] grafica è un riflesso della variabilità politica: se nazioni quali Francia o Spagna si andavano costituendo attorno a una capitale politico-culturale in grado di guidarne le scelte, l’Italia era priva di un centro aggregante. La pluralità politica ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] di sei mesi trascorsi ad Orléans (10 dic. 1510-14 giugno 1511), a causa della peste che infieriva nella capitale. Iniziò il suo insegnamento parigino privatamente, per poi passare a tenere corsi pubblici presso la celebre università con una ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] norma d’uso, nel ventennio fu promosso un asse Roma-Firenze che, in nome della vocazione ‘imperiale’ della capitale, ne rivalutava il ruolo cercando di contemperarlo col tradizionale primato toscano.
Nell’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] eccessi che seguirono a siffatto ritorno all’antico […], l’opera svolta dal Di Capua e dai capuisti ebbe funzione capitale nel ristabilire in Napoli i valori e i contenuti della lingua e della cultura toscana. Certo, come per ogni innovazione ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] -meridionale che aveva occupato in gran parte i posti dell’amministrazione pubblica, specie dopo il trasferimento della capitale a Roma (cfr. Melis & Tosatti 2001). La forte centralizzazione burocratica perseguita dal regime fascista contribuì a ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] , scritti inizialmente dai mercanti della Serenissima residenti a Cipro e poi anche dai funzionari di corte, soprattutto nella capitale Nicosia (Baglioni 2006: 52).
Nel tardo Cinquecento e nel Seicento, quando Tunisi era parte dell’impero ottomano, i ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] , sia per quel che riguarda le parole marxiste allora più diffuse nel discorso politico della sinistra (borghesia, capitale, proletario, classe, revisionismo), sia per quel che riguarda parole più specifiche, soprattutto nel settore dell’economia ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] per inadempienza contrattuale. E tuttavia l’operosità non si interruppe: Petrocchi trovò, infatti, nuovi stimoli nell’ambiente della capitale (risale a questi anni l’incontro con Graziadio Isaia Ascoli, che rivide la seconda edizione della Nòva ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
capitale2
capitale2 s. f. [uso sostantivato dell’agg.]. – Città sede del capo dello stato e degli organi supremi di governo: Roma è la c. d’Italia; assol., la C., Roma: lasciare la C., partire per la C., e sim. In usi estens.: la c. economica...