Medici, Giuliano de’
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 12 marzo 1479, da Lorenzo il Magnifico e da Clarice Orsini. Sulla giovinezza di Giuliano non si hanno molte notizie, anche se non mancano sue [...] «Studi di filologia italiana», 1971, pp. 376-405) una prima ‘invocazione’ a Giuliano, allora giovinetto, vi sarebbe già dietro le fattezze del «giovanetto giulìo» nella canzoneaballo “Se avessi l’arco e le ale” e dietro le sembianze del pastore ...
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CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] ecclesiastica senza il consenso della S. Sede. Nel 1599 pubblicò a Verona un componimento comico in versi (Il Gramolato Accademico della Crusca a messer Bernardo Vecchietti. Canzoneaballo, Verona, Fr. dalle Donne & S. Varguaro, 1599).
Morì il ...
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SERMARTELLI, Bartolomeo
Franco Pignatti
– Nacque a Firenze il 12 agosto 1532 da Michelangelo di Bartolomeo di Francesco, detto de’ Libri, e da Elisabetta di Giovanni di Domenico Sermartelli (il contratto [...] da Diacceto, Giovanni Maria Cecchi, Giovanni Battista Gelli, Pietro Vettori, Benedetto Varchi, Leonardo Salviati. Sono del 1562 Canzoneaballo composte dal Magnifico Lorenzo de’ Medici et da M. Agnolo Poliziano e altri authori , del 1574 il Morgante ...
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cariatide.
Valerio Mariani
Lucia Onder
Non risulta che le frequenti immagini umane introdotte in funzione di sostegno di architravi e capitelli nell' architettura medievale venissero dette c. come [...] uso al tempo dell'Alighieri. Adattandovi le parole per rima, ne veniva fuori una speciale forma di canzone da danzare "; e " canzoneaballo " interpreta la maggior parte dei commentatori moderni, in Pg XXXI 132 l'altre tre . [donne: allegoria delle ...
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GUIDICCIONI, Laura
Teresa Megale
Nacque a Lucca il 29 ott. 1550 da Niccolò e Caterina de' Benedetti. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, crebbe in un ambiente colto, che in passato era stato [...] della corte medicea, tra cui Giovanni Maria Bardi e Ottavio Rinuccini, che tentarono la riforma del melodramma - fornì la canzoneaballo O che nuovo miracolo, che, in forma di Coro di dei e pastori, concluse il sesto e ultimo intermedio della ...
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arabismi
Giovanni Battista Pellegrini
. All'epoca di D. - e già prima, come attestano soprattutto le carte latine e volgari - in molte parlate italiane, e anche in Toscana, erano penetrati parecchi [...] leuto (If XXX 49), " liuto " (arabo al-‛ ūd, propriamente " legno "), e angelico caribo (Pg XXXI 132), " canzoneaballo ", provenzale garip, " nome di una composizione musicale ", forse risalente all'arabo garīb, " straordinario ", secondo un ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] scrivono canzoni (anche) in italiano. L’influenza esercitata da modelli stranieri, soprattutto balli e canzone nova, festival per canzonia contenuto religioso (ovviamente cristiano-cattolico) a dimostrazione della funzione sociale che alla canzone ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] poemetto per la Giostra (1475) o le ottave improvvisate dell'Orfeo (1480) o le stanze argutamente ritornellate delle canzoniaballo, ci si sente avvolti nell'atmosfera d'un mondo idillico, aereo, fresco di giovinezza e di primavera, luminoso ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] , Mittit ad Virginem la cui melodia servì a tante strofette francesi. Trovieri e trovatori componevano anche canzoniaballo che spesso si eseguivano sugli strumenti: carole, rondelli, ballate (con ripresa corale del ritornello), stampite, branles ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] di discendenza francese.
Il jazz è rimasto a lungo m. popolare da ballo dei neri, raggiungendo con lo swing degli anni nuove tendenze musicali e, in particolare, di un tipo di canzone in lingua araba, in cui la prassi classica del poema cantato ...
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canzone
canzóne (ant. canzóna) s. f. [lat. cantio -ōnis, der. di canĕre «cantare» (supino cantum)]. – 1. Componimento lirico formato da un numero indeterminato di stanze o strofe (in genere da 5 a 7), costituite a loro volta da un numero vario...
ballo
s. m. [der. di ballare]. – 1. a. L’arte di ballare, cioè di muovere i passi e atteggiare le membra secondo determinate regole e seguendo un ritmo musicale: studiare, imparare il b.; scuola di b.; maestro di ballo. È in genere sinon....