Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il [...] . A), accessibile mediante un’apposita scaletta talora mobile. Assimilabile, come forma architettonica e usi, all’ambone (e parzialmente alla cantoria), può essere addossato a una parete o isolato nell’interno della chiesa (fig. B): in questo caso è ...
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DEL PIAZ (Dal Piaz, Del Piazzo, Dal Piazzo, Piaz, Piazzo), Giovan Battista
Simonetta Coppa
Nacque il 9 febbr. 1683 da Giambattista e Maria Maddalena Sciella (Quadrio, 1756). Il luogo di nascita, Trento [...] dell'Arch. del santuario, pubbl. in Giussani, 1931, p. 46), è unanimemente considerato il capolavoro di Del Piaz.
Il parapetto della cantoria si adorna di scene a rilievo: L'apparizione della Vergine a Grosotto nel 1487; La Fede vince l'idolatria; La ...
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BURCKARD, Johannes
Ingeborg Walter
Nacque con tutta probabilità nel 1450 a Haslach in Alsazia, nella diocesi di Strasburgo ("Argentinensis" si qualificò il B. per tutta la vita), da genitori di modesta [...] due altre aspettative, e precisamente di un canonicato nel capitolo di S. Tommaso a Strasburgo e di un altro canonicato e cantoria nel capitolo di S. Fiorenzo in Haslach, nel cui possesso poté entrare però solo parecchi anni più tardi. Intanto nel ...
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FATO, Vincenzo
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque nel 1705 a Castellana (ora Castellana Grotte, in provincia di Bari).
Tale notizia si ricava indirettamente dalla sua ultima opera, la Madonna della Madia [...] nella fuga in Egitto, e un S. Francesco Borgia decorano gli altari, mentre piccole telette ornano gli scomparti sia della cantoria sia del pergamo.
Della prima fanno parte: al centro, la Madonna col Bambino benedicente (è evidente la precisa ripresa ...
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CAPRIS, Gaspare
Angela Dillon Bussi
Nacque quasi certamente nell'ultimo ventennio del sec. XV, da Stefano e da Ginevra (o Valenza) Balbiano, secondo alcuni a Torino; ma più probabilmente a Vercelli, [...] dal 28 nov. 1511. Il 25 maggio 1529 il canonicato fu ceduto dal C. a Bartolomeo Bergeria di Moncalieri, mentre il cantorato fu mantenuto almeno fino al 30 sett. 1539, data dell'ultima firma da lui apposta agli Atti; con maggior probabilità, fino ...
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GEREMIA, Giuseppe
Salvatore de Salvo
Nacque a Catania il 19 nov. 1732 da Giacomo e Maria Berretta. Fin da ragazzo dimostrò, secondo l'abate F. Ferrara, "un forte interesse verso la musica" (p. 511) [...] G. viene indicato come "maestro di cappella napoletano".
Secondo alcuni biografi, gli furono offerte, in seguito, le direzioni di alcune cantorie, a Roma e a Torino in particolare, nonché in Russia e in Spagna. Il G. preferì accettare l'invito di C ...
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COLONNA, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque da Stefano il Vecchio, del ramo di Palestrina della famiglia, e da Gaucerande de l'Isle-Jourdain e fu forse il secondo dei loro sette figli. È attestato [...] (1340) e Marsiglia (1345) quale successore di Pietro di Agapito Colonna, fu eletto preposito; a Bayeux (1344) ricevette la carica di cantore; a Châlons-sur-Marne (1342) quella di arcidiacono; a Noyons (1331) e a Saint-Martin di Tours (1331) quella di ...
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LANDRIANI, Gerardo
Elisabetta Canobbio
Nacque a Milano, verosimilmente sullo scorcio del XIV secolo, da Antonio, feudatario di Landriano dal 1408 e poi attestato come castellano di Melegnano, Abbiategrasso, [...] 'entità degli emolumenti loro spettanti. L'istituzione della prepositura nel 1440 e, il 1° apr. 1443, l'erezione della cantoria completarono la riforma del clero della cattedrale e costituirono un modello per interventi su omologhi enti della diocesi ...
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ERCOLANI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 17 ott. 1758, penultimo maschio del senigalliese Ascanio dei marchesi di Fornovo e Rocca Lanzona, patrizio di Senigallia [...] fece restaurare e abbellire la chiesa di cui era titolare, dotandola di un superbo organo, di preziosi candelabri e di una nuova cantoria, e soccorse con migliaia di scudi le città di Pergola e Senigallia durante la carestia del 1815-16.
Nel 1818 il ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...]
A. Grabar, Sculptures Byzantines de Constantinopole, I, IVe-Xe siècles, Paris 1963, pp. 80-89.
A. Bugnini, Battistero, Ambone, Cantoria, Vesti liturgiche, "Atti della X settimana di Arte Sacra, Ravenna 1965", Città del Vaticano 1965, pp. 102-116:110 ...
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cantoria
cantorìa s. f. [der. di cantore]. – 1. Il luogo occupato dai cantori, spec. nelle chiese, dove ha spesso forma di pergamo o di balconata, adorna talora di pregevoli sculture e decorazioni, isolata o unita all’organo in un’unica composizione...
cantora
cantóra s. f. [da cantore]. – Forma rara come femm. di cantore, per indicare donna che canta (in coro, ecc.); più frequente, riferito a monaca che canta in chiesa.