Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il [...] . A), accessibile mediante un’apposita scaletta talora mobile. Assimilabile, come forma architettonica e usi, all’ambone (e parzialmente alla cantoria), può essere addossato a una parete o isolato nell’interno della chiesa (fig. B): in questo caso è ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] risultano gli angeli posti tra le arcate del lato sud della cantoria nord di St. Michael a Hildesheim, in cui si ravvisano collegano le tre figure di apostoli del lato nord della cantoria della chiesa monastica di Hamersleben, nella quale la cifra ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] . 113-114). Il pulpito, smontato e ricomposto agli inizi del sec. 18° secondo il nuovo adeguamento alle funzioni di cantoria dell'organo, sembra in misura minore debitore all'influenza di Giovanni di Balduccio in favore al contrario della tradizione ...
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cantoria
cantorìa s. f. [der. di cantore]. – 1. Il luogo occupato dai cantori, spec. nelle chiese, dove ha spesso forma di pergamo o di balconata, adorna talora di pregevoli sculture e decorazioni, isolata o unita all’organo in un’unica composizione...
cantora
cantóra s. f. [da cantore]. – Forma rara come femm. di cantore, per indicare donna che canta (in coro, ecc.); più frequente, riferito a monaca che canta in chiesa.