Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La matematica del Novecento è stata paragonata nel 1951 da Hermann Weyl al delta del [...] quelle assunzioni di esistenza soggiacenti al suo teorema di buon ordinamento del 1904, inseguito a lungo da Georg Cantor e che aveva incontrato diverse opposizioni. Gli assiomi di ZF includono l’assioma di estensionalità, dell’insieme vuoto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria della ricorsivita
Piergiorgio Odifreddi
Teoria della ricorsività
La teoria della ricorsività affronta lo studio delle funzioni con lo [...] funzione 'facilmente' calcolabile che non è ricorsiva primitiva, utilizzando un procedimento detto diagonalizzazione che risale a Georg Cantor (1845-1918).
Nei primi anni Trenta ci si cominciò a chiedere quale fosse allora la classe delle funzioni ...
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Fondamenti della matematica e teoria algoritmica dell'informazione
Gregory J. Chaitin
Ciò che possiamo dimostrare intorno ai fondamenti della matematica usando i suoi stessi metodi costituisce la metamatematica, [...] dimostra che ci sono cose che non possono essere ottenute mediante calcolo, facendo un uso brillante del procedimento diagonale di Cantor, usato in teoria degli insiemi, che egli applica all'elenco di tutti i numeri reali calcolabili. In tal modo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] diverse teorie che a vario titolo e in forme differenti (da quella logicizzante di Frege a quella matematizzante di Cantor) avevano affrontato il problema della trattazione sistematica e rigorosa dei concetti indicati via via da termini come classe ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] / e 'l piacer loro [oggettivo: " il piacere che trovavi in essi ", Sapegno] un Piramo a la gelsa...; Pd XX 144 a buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo de la corda, / in che più di piacer lo canto acquista.
Per Pd XXXII 1 (Affetto al suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XV secolo è un periodo all’insegna della razionalizzazione e della sistematicità in [...] teoria musicale ne è un’eloquente riprova. I trattatisti, infatti, sono ora per lo più anche compositori e maestri cantori, attivi presso le maggiori corti europee, fra le quali le italiane si pongono come egemoni per l’interesse nella promozione ...
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Leopardi, Giacomo
Domenico Consoli
Nel giudizio fondamentalmente negativo che il compilatore della Crestomazia poetica ancora manteneva tra il 1827 e il 1828 intorno alla letteratura italiana dei secoli [...] essa stessa richiamata nel più vasto ambito delle virtù etico-politiche, quale coefficiente di civiltà: " colui per lo cui verso / Il meonio cantor non è più solo " è anche " quello per la cui virtude " Firenze continua a godere l'onore del mondo, il ...
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CANTERZANI, Sebastiano
Mario Gliozzi
Nacque a Bologna dal computista Giuseppe e da Barbara Bertucci il 25 ag. 1734. Compiuti i primi studi nelle scuole dei gesuiti e divenuto esperto, per inclinazione [...] S. C. (con ritr.), Modena 1825; E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, VIII, Venezia 1841, pp. 87-95; M. Cantor, Vorlesungen über Geschichte der Mathematik, IV, Leipzig 1908, pp. 133, 152, 293, 311; U. Dallari, I rotuli dei lettori legisti ...
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Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Il linguaggio algebrico-analitico, nel quale si scrivono espressioni, equazioni e, più in [...] anche a quello ebraico, come il simbolo ℵ0 (aleph zero) per indicare la cardinalità del numerabile, introdotto da G. Cantor. A volte fa uso anche di segni di interpunzione, come il punto esclamativo «!» (per indicare il fattoriale di un numero ...
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LIMITE (XXI, p. 162)
Tullio Viola
La moderna esigenza di una visione sempre più astratta e sintetica dei concetti fondamentali della matematica ha portato a generalizzare in più direzioni il concetto [...] funzione continua in un insieme compatto E ⊆ S, è ivi uniformemente continua (generalizzazione di un classico teorema di G. Cantor).
III) Si usa chiamare "continuo" ogni insieme di uno spazio topologico, che sia simultaneamente connesso e compatto in ...
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cantora
cantóra s. f. [da cantore]. – Forma rara come femm. di cantore, per indicare donna che canta (in coro, ecc.); più frequente, riferito a monaca che canta in chiesa.