Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] , paragonabile al ciclo spagnolo del Cid e pervenutoci in una redazione in versi politici dei sec. 14°-15°. Altri canti storici appartengono più alla letteratura neogreca che alla bizantina. In versi politici sono anche il poemetto Spanea e racconti ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] consecutivi, solo uno può avere il grado pieno e ad una radice non si possono aggiungere due gradi ridotti; d'altro canto il suffisso pieno è possibile solo se la radice non ha il grado ridotto. Le radici di Benveniste divengono tutte, nonostante ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] (18°-19° sec.) viene considerato il poeta per eccellenza di questa corrente e il suo poema Shīrė tif’eret («I canti dello splendore», composti 1789-1802), in cui descrive la vita di Mosè, ne esemplifica i moduli ricorrenti. Successivamente i filoni ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] piani di conquista. Assassinato dopo due anni il nuovo re Clefi, una parte dei L. cadde sotto l’influenza bizantina; d’altro canto la struttura anarchica dei L. permise a molti duchi e alle loro fare non solo di rimanere indipendenti, ma anche di ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] suo apporto vitale e innovatore, soprattutto col trionfo dell’opera buffa, crea per la prima volta in Europa sulle ali del canto e della musica un pubblico comune di spettatori, e anche di ascoltatori della nostra lingua (Folena 1983: 219; cfr. anche ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] di lessico e forme dell’italiano nella competenza di molti dialettofoni (Librandi 20092: 172-78).
Lo stesso lessico, d’altro canto, si trova nei catechismi che dalla fine del Seicento e ancor più nel secolo successivo furono talvolta prodotti negli ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] film:
(3)
A: Come hai passato la serata?
B: Il film che ho guardato era molto brutto
Un rema ricco di contenuti, dal canto suo, presenta tipicamente anche una quota di informazioni già date, come ad es. in (4), in cui si è già parlato sia di Chomsky ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] occupò il Tasso per circa un decennio, dal 1566 al 1575, anno in cui terminò il ventesimo e ultimo canto.
Per iniziativa dello stesso autore, il poema, intitolato originariamente Gottifredo o Goffredo (dal nome del protagonista Goffredo di Buglione ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] di Cremona, II (1923-24), pp. 55-67; IV (1925-26), pp. 29-30; Vita sarda, Milano 1925;d'altro canto, troviamo due grammatiche destinate alla scuola (Nuova grammatica italiana per l'uso delle scuole ginnasiali,tecniche e complementari, Palermo 1914 ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] fanno riferimento al punto come indicatore di arrivo o di cambiamento: fare punto, fare punto e a capo, mettere punto. D’altro canto, il punto «tende a invadere il campo di altri segni, come il punto e virgola, i due punti, la virgola», secondo una ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...