GIANNELLI, Ciro
Danilo Ceccarelli Morolli
Nacque a Roma, da Guglielmo e Ida Rossi, il 29 maggio 1905. Compì brillantemente gli studi filologici classici presso l'università della sua città, ove fu allievo [...] utilità scientifica per meglio comprendere l'espansione della civiltà di Costantinopoli tra i popoli slavi; d'altro canto riteneva impensabile svolgere ricerca nel campo della storia bizantina senza un adeguato apparato filologico e linguistico, e ...
Leggi Tutto
Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] , e a lungo, che il ricevere posta mi è qui di grande diletto. Mi allontano cantando a squarciagola ‘Poi ti… poi ti farò morire…’ (il canto si perde nella nebbia) ❘ Italo» (all’amico Eugenio Scalfari; Calvino 2000: passim).
Alla firma, collocata ...
Leggi Tutto
CACCIA, Antonio
Alberto Postigliola
Nacque a Milano l'8 sett. 1801 da Giuseppe e Maria Brambilla, entrambi benestanti. Di vivace intelligenza ma insofferente della rigida disciplina dei collegi del [...] quella francese. Dall'inglese tradusse (in modo molto libero, badando più allo spirito che alla lettera del testo) i primi due canti del Don Giovanni di Byron, che vennero pubblicati a Torino nel 1833, con prefazione di C. Correnti. La traduzione si ...
Leggi Tutto
GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] anche qualche attestazione letteraria, come il titolo di un testo di Pier Paolo Pasolini
La meglio gioventù
ripreso dal verso di un canto alpino
L’è morto un alpino nel far la guerra / la meglio gioventù l’è sotto terra (Sul ponte di Perati ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] .
Il castigliano si è imposto agli altri sistemi dialettali della S. per il suo prestigio letterario e culturale, alle cui origini è il Cantar de mio Cid del 12° sec. e l’opera culturale di Alfonso X (1221-84); e quindi per il prestigio politico ...
Leggi Tutto
turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] (nazionalismo inquadrato nel marxismo, propaganda anticapitalistica, grande sviluppo delle tradizioni epiche indigene, e del canto popolare). Dopo la fine dell’egemonia sovietica le letterature delle repubbliche t. transcaucasiche hanno intrapreso ...
Leggi Tutto
(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] acutus che riguarda le sillabe toniche e l'accentus gravis che concerne le sillabe atone. Ora, noi sappiamo che nel canto gregoriano l'altezza delle note sulla scala diatonica (tetragramma o pentagramma che sia) viene per lo più calcolata in funzione ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] se è usato in riferimento a qualcuno che è molto ricco bisognerà utilizzare il suffisso tamaP o un suo equivalente; d'altro canto, tasiL non è obbligatorio, poiché tasmāt può essere impiegato al posto di tatas. Affissi quali tasiL e tamaP sono quindi ...
Leggi Tutto
L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] rese conto del ruolo decisivo della bassa latinità per la ricostruzione etimologica di voci romanze). D’altro canto, Ménage commise anche errori clamorosi («Haricot […]. De faba. Faba, fabarius, fabaricus, fabaricotus, faricotus, haricot»), dato che ...
Leggi Tutto
Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] la prima volta come sostantivo, nel significato di «aeroplano».
Sin dalle prime raccolte poetiche (Primo vere, 1879; Canto novo, 1882; nuove edizioni molto rimaneggiate uscirono rispettivamente nel 1880 e nel 1896) D’Annunzio tenta di distaccarsi ...
Leggi Tutto
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...