Poetessa polacca (Przemyśl 1903 - Lublino 1956, suicida). Tormentata dal pensiero della morte, cui si univa costantemente l'idea del suicidio, ne fece il tema centrale della sua poesia, che si dispiega [...] nelle forme della tradizione religiosa polacca: Przechodniom ("Ai passanti", 1927), Między niebem a ziemia̧ ("Tra cielo e terra", 1934), Okno na ogród ("La finestra sul giardino", 1938), Śpiew wojny ("Il canto della guerra", 1944). ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] guaritrici / mani sudafricane / di uomini donne e bambini / in difesa della pace / se ci deve essere guerra la vostra chiamata / sia un canto / per la pace".
Come and hope with me (1994) di M.W. Serote (n. 1944) è anch'essa un'invocazione alla pace ...
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Scrittore e medico brasiliano (n. Rio de Janeiro 1882 - m. 1959); prof. nella facoltà di medicina dell'univ. di Rio de Janeiro, membro dell'Academia Brasileira de Letras. Ha tradotto in brasiliano i Canti [...] del Leopardi e ha pubblicato Palavras de um dia e de outro (3 voll., 1922, 1929, 1933), As sete dôres e as sete alegrias da Virgem (1929), Carmes (1930), Canto ao Senhor (1931), Christus (1942) Cami nhos (1945), ecc. ...
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Poetessa (Milano 1912 - ivi 1938). Dopo il suo suicidio fu pubblicato il diario poetico Parole (1939), composto a partire dai diciassette anni, che riflette un'amara e inquieta sensibilità e in cui si [...] avverte l'influsso della lirica di Rilke. Tra le altre pubblicazioni postume: La vita sognata e altre poesie inedite (1986); L'età delle parole è finita. Lettere 1927-38 (1989); Canto segreto (1992). ...
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WIESNER, Ljubo
Scrittore croato, nato il 2 febbraio 1885 a Zagabria.
Autore di numerosi saggi critici, redattore di periodici, condirettore (1938-45) dell'Enciclopedia croata, W. è stato per parecchi [...] Pur legato intimamente all opera del suo maestro A. Matoš, egli ha saputo battere vie proprie. Nelle sue prime liriche cantò la propria infanzia, trascorsa nei pressi di Zagabria intorno alle chiese dei piccoli villaggi. In seguito furono i dolori e ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] dopo il 1931, 1935), España en el corazón (1937), Tercera residencia (raccolta delle poesie composte dopo il 1935, 1945), Canto general (1950), la sua opera maggiore, amplissimo poema sulla storia del Cile e della stessa America latina come insieme ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] (dal 5° sec. a.C.) e prese a sovrapporsi alla m., sì che la quantità delle sillabe del verso recitato poteva essere variata dal canto: si ebbero allora sillabe più lunghe del normale (una lunga poté contare per 3 o 4 tempi di breve o more). A questa ...
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Storico, musicologo, critico letterario e uomo politico ceco (Litomyšl 1878 - Praga 1962). Personaggio chiave della critica marxista più ortodossa, accanto a lavori storici (su F. Palacký, T. G. Masaryk, [...] , Z. Fibich, B. Smetana), dedicò ampie trattazioni all'innologia hussita (Dějiny předhusitského zpěvu v Čechách "Storia del canto preussita in Boemia", 1904, ecc.) e fondò le riviste musicali Smetana e Hudební sborník. Ministro dell'Istruzione dal ...
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Scrittore (Ofena 1894 - Roma 1943); esordì giovanissimo su La Voce e Lacerba; combattente della guerra del 1915-18 e decorato al valore, fu poi critico letterario e collaboratore di varî giornali. La sua [...] Tatuaggi, 1916; Gioielleria notturna, 1918; La mendica muta, 1920; L'ora della rugiada, 1924; Le grazie della terra, 1928; Il canto della vita, 1939, ecc.), prose poetiche (L'aria di Roma, 1931, ecc.), racconti e romanzi (Vita vivente, 1923; Il sole ...
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Scrittore russo (Jaroslavl´ 1875 - Leningrado 1936); propugnò una concezione apollinea, neoclassica, "chiarista" (manifesto letterario: Della bellissima chiarezza, pubblicato sulla rivista Apollon nel [...] golubi "Colombelle di creta", 1914), espressione di un gusto raffinatissimo cui manca però ogni spontaneità ed elevatezza di canto. Anche nella prosa (Krylja "Ali", 1906; Krotkij Josif "Il mite Giuseppe", 1909), ove gli argomenti oscillano tra il ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...