Soprano (Amburgo 1831 - Londra 1877); esordì all'Opera di Amburgo (1849); cantò poi con successo a Francoforte, a Vienna, a Parigi, in America e soprattutto a Londra. Fu ottima interprete di Donizetti, [...] Weber e Meyerbeer ...
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Baritono (Napoli 1866 - ivi 1936). Debuttò a Malta nel 1899 e cantò poi con grande successo nei principali teatri europei e sudamericani. Fu al Metropolitan di New York (1899-1933), dove si distinse soprattutto [...] nelle opere di Puccini. Interprete di un vasto repertorio, fu particolarmente applaudito quale protagonista del Falstaff di Verdi ...
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Musicista (Valeggio 1825 - Stoccolma 1858). Figlio e allievo del maestro di canto e compositore Domenico (Valeggio 1796 - Verona 1853), fu direttore d'orchestra al Teatro Reale di Stoccolma, maestro di [...] cappella a quella corte. Noto per varî lavori teatrali e 3 sinfonie: celebre, ai suoi tempi, quella in do minore ...
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BONOLDI, Claudio
Franco C. Ricci
Nato a Piacenza il 26 ott. 1783, studiò canto e musica con i maestri G. Carcani, organista della cattedrale, e B. Gherardi.
Il suo debutto ebbe luogo al Teatro d'Angennes [...] rossa di G. S. Mayr (Genova, Teatro S. Agostino, 21 febbr. 1813): quest'ultima, divenuta il suo cavallo di battaglia, fu cantata dal B. anche per il debutto francese, al Théâtre Italien di Parigi (Sala Favart, 6 maggio 1823). Qui, benché accolto con ...
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Licciardi, Consiglia. – Cantante italiana (n. Napoli 1959). Conseguito il diploma di Canto lirico presso il Conservatorio di Avellino, si è rivelata raffinata interprete della canzone classica napoletana [...] tradizione mediterranea, sperimentandosi in felici escursioni nella world music (Alma latina, 1992; Ariammore, 1997), nella musica sacra (I canti di Natale, 2010) e in quella etnica (Melos antique, 2013); tra i suoi lavori più recenti occorre ancora ...
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GUARDUCCI, Tommaso
Nadia Carnevale
Nato a Montefiascone intorno al 1720, intraprese lo studio del canto a Bologna con il contraltista A.M. Bernacchi, virtuoso tra i più rinomati maestri dell'epoca, [...] 20 genn. 1762); inoltre le nuove versioni del Demofoonte (4 nov. 1758) e La clemenza di Tito di Hasse (20 genn. 1759).
Dopo aver cantato tra il 1762 e il 1764 ancora alla Pergola di Firenze, al teatro Pubblico di Pisa e al Regio Ducale di Parma, il 5 ...
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Variazione ornamentale quale fu praticata (spesso per improvvisazione del cantante) nel cosiddetto bel canto, o canto fiorito, dai musici del 17°-18° sec., per esibizione di virtuosismi canori a base [...] , gorgheggi, trilli, picchettati e simili. Ne derivano, per es., le locuzioni tedesche Koloratur-Sopran (per la voce di soprano leggero, atto al canto fiorito), Koloratur-Arie (per l’Aria scritta, o comunque eseguita con tratti virtuosistici). ...
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Cantante, soprano, nata a Bruxelles il 22 gennaio 1911. Studiò canto e pianoforte al Conservatorio di Bruxelles e nel 1938 vinse il premio di canto al Concorso internazionale di Vienna. Iniziò poi la carriera [...] concertistica, affermandosi quale raffinatissima interprete, dalla voce estesa e soave, di musiche vocali da camera di ogni stile: particolarmente si è distinta nella interpretazione di autori francesi, ...
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Cantante italiano (Firenze 1891 - ivi 1960). Debuttò a Milano nel 1917 e cantò poi nei maggiori teatri del mondo come tenore lirico-leggero. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...