Poeta cinese (n. Chaisang, od. Qiu Jiang, Jiangxi, 365 - m. 427), noto anche come Tao Qian. Cantò con intensa ispirazione filosofica, non lontana dal taoismo, le gioie della vita agreste intesa come ideale [...] esistenziale, in uno stile volutamente semplice. Considerato l'iniziatore della lirica di paesaggio o tianyuan ("campi e giardini"), ha goduto di costante popolarità ed è stato fonte d'ispirazione per ...
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Scrittore tedesco (Rheine 1881 - Neu-Frankenforst, Colonia, 1966). Nei suoi iniziali Eiserne Sonette (1914) elevò un canto alla moderna avanzata della meccanizzazione. Dopo la delusione provocata dalla [...] sconfitta del 1918 passò all'opposto atteggiamento nichilistico con i versi di Irrgarten Gottes (1922). Buon narratore, raggiunse apprezzabili risultati nel romanzo picaresco Toller Bomberg (1923) e in ...
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Poeta arabo preislamico della tribù dei Tamīm (sec. 6º-7º d. C.), emulo di Imru' ul-Qais; cantò le lotte fra i principi Gassanidi di Damasco e Lakhmidi di al-Ḥīra. ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] da una coppia di versi a rima baciata. Le varietà sono tuttavia numerose. Dal 16° sec. il m. si stacca dal canto e muta profondamente. Oltre all’endecasillabo viene ammesso il settenario e si afferma una grande varietà metrica. Anche l’ispirazione si ...
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Scrittore e uomo di teatro spagnolo (Las Palmas 1895 - Madrid 1973). Esordì con un volume di poesie (El canto diverso, 1918), cui seguirono una raccolta di racconti (La huella perdida, 1920) e il romanzo [...] En la vida del señor Alegre (1924) che gli valse il Premio nacional de literatura. Si dedicò poi di preferenza al teatro, sia come autore di testi fortunati (Un héroe contemporáneo, 1926; Tictac, 1930; ...
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Poeta italiano (Genova 1897 - Roma 1972). Le sue liriche (Nuvole su greto, 1933; La tomba verde, 1939; Fuoco bianco, 1950; Canto a due voci, 1954; Consolazioni, 1955; Stagioni a Roma, 1959; Acquivento, [...] poetiche più recenti, da Saba a Montale, tendono a conciliare le esigenze dell'essenzialità espressiva con il bisogno di un canto di steso, trovando i loro accenti più genuini in un'aura sospesa di memoria, in balenanti visioni di paesaggi (specie ...
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Verseggiatore (n. Perugia 1426 circa - m. 1496), fu anche soldato di ventura al seguito dei tre condottieri Piccinino, che cantò nel lungo poema Altro Marte (101 capitoli ternarî). Scrisse inoltre La Fenice, [...] poema a imitazione dei Trionfi di Petrarca, un canzoniere amoroso, ecc ...
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Poeta fiammingo (Eeklo 1805 - Gand 1847). Nota è la sua trilogia De drie zustersteden ("Le tre città sorelle", 1846), canto in onore di Gand, Bruges e Anversa, a volte appesantito da una innata tendenza [...] alla retorica. Di lui ricordiamo ancora la raccolta di poesie popolari fiamminghe Bloemen mijner lente ("Fiori della mia primavera", 1839) ...
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Poeta (Senise 1821 - ivi 1859). Improvvisatore e avvocato, divise la sua breve vita tra la Lucania e Napoli. Un canto in ottave del 1842, Il menestrello, ebbe allora molta diffusione. Seguì nel 1848 l'Arpa [...] lucana, d'intonazione nettamente liberale, per la quale S. subì un processo conclusosi con un'assoluzione. La sua poesia (cfr. l'edizione dei Canti, 1896) riecheggia i più disparati poeti, da Monti a Leopardi, da Lamartine a Byron. ...
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ZALDUMBIDE, Julio
Raoul Margottini
Poeta equatoriano, nato nel 1833 a Quito, dove morì nel 1887. Si rivelò con un Canto a la música e chiuse la sua attività con due belle traduzioni: una del Lara di [...] Byron e l'altra dei Sepolcri del Foscolo. Fu anche deputato, senatore e ministro della Pubblica Istruzione.
Possedeva la lingua spagnola come pochi, e la sobrietà del suo stile e la perfetta fattura dei ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...