Poeta australiano (Narrambla, Nuovo Galles del Sud, 1864 - Sydney 1941). Cantò la vita primitiva e avventurosa della boscaglia australiana (bush) nel poema The man from snowy river (1895) e in numerose [...] liriche e ballate divenute celebri (Old bush songs, 1905; Saltbush Bill, J. P., 1917). È autore anche di romanzi, fra cui: The shadow riders (1916); The golden vanity (1924) ...
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Nella mitologia greca, figlia di Zeus e di Mnemosine, divinità del canto e della danza.
Il numero e i nomi delle M. (Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Tersicore, Erato, Polimnia, Urania, Calliope) furono [...] un calcio del cavallo alato Pegaso. Guida delle M. era considerato Apollo Musagete, con cui esse cantavano e danzavano. Divenute dee della danza, del canto e del suono, furono poi invocate genericamente da poeti e aedi; solo in età ellenistica e più ...
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Poeta ungherese (Budapest 1929 - ivi 1989). La sua opera (Ének gyógyulásért "Canto per guarigione", 1958; Emberi szertartás "Rito umano", 1960; Mediterrán ősz "Autunno mediterraneo", 1962) si ispira alle [...] idealità dell'umanesimo socialista ...
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´ Poetessa araba (sec. 6º-7º d. C.), della tribù dei Sulaim. Cantò in elegie la vita e la morte dei fratelli Ṣakhr e Mu῾āwiya. Benché si convertisse in età avanzata all'Islam, la sua ispirazione restò [...] sempre schiettamente pagana e beduina ...
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Poeta (Kazan´ 1743 - Zvanka, presso Novgorod, 1816). Ispirandosi soprattutto a Orazio, cantò nelle sue odi, oltre a temi contingenti (Felica, elegia in lode di Caterina II), gli eterni motivi della brevità [...] della vita, dell'ineluttabilità della morte, della grandezza di Dio: Vodopad ("La cascata"), Na smert´ knjazja Meščerskogo ("In morte del principe Meščerskij"), Bog ("Dio"). Coltivò anche il genere anacreontico ...
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(gr. Δάϕνις) Mitico pastore siciliano, cui si attribuiva l’invenzione del canto bucolico. Figlio di Ermete e di una ninfa, apprese da Pan a suonare la zampogna; bellissimo, amato da uomini e dei, alla [...] sua morte precoce tutta la natura lo pianse. Secondo una versione della leggenda, una ninfa da lui amata lo accecò per vendetta d’una sua infedeltà involontaria ed egli si precipitò da una rupe. Ermete ...
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Cantore di professione dei canti epici della Grecia antica, che accompagnava il canto con il suono della cetra. Famosi gli a. dell’Odissea, Femio e Demodoco. ...
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Poeta finlandese (m. presso Turku 1691), autore di un poemetto, Ilolaulu Jesuksesta ("Canto di giubilo intorno a Gesù"), in 29 canti, notevole per vivacità d'immagini e fluidità di lingua. ...
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Scrittore e patriota (Schio 1817 - Roma 1889); volontario nel 1848, dettò il Canto degli insorti che gli dette subito notorietà come poeta patriottico; l'anno dopo partecipò alla difesa di Venezia scrivendo, [...] in tale occasione, i famosi versi A Venezia. È di questi anni la sua intensa attività giornalistica che, stroncata a Venezia dall'Austria, riprese poi efficacemente a Milano nella redazione de Il pungolo. ...
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Umanista (Ragusa, Dalmazia, 1460 circa - ivi 1520). Rettore della Repubblica di Ragusa, ne cantò le origini nell'incompiuto poema De Epidauro; lasciò altre poesie latine e discorsi. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...