Componimento poetico popolare e semipopolare veneto, per canto e danza, ristretto normalmente a due soli distici, originato dallo strambotto e affine alla villanella, già documentato nel 1486; la musica [...] è a 3 o 4 voci, su ritmo di danza; con varia disposizione delle rime si ritrova anche in Romagna (dove è chiamata anche romanella). V. è anche un tipo di canto popolare, tradizionale del Friuli. ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1862 - ivi 1911). Autodidatta, cantò la natura, il sogno, il desiderio di una "eterna verità che è il cielo"; estraneo, in un'epoca di così importanti rivolgimenti, al problema [...] sociale, rimase libero da ogni scuola e tendenza stilistica. Pubblicò raccolte: Stichotvorenija ("Poesie", 1885, 1887, 1896) ...
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Poeta ungherese (Vitkócz 1855 - Budapest 1889); malato, cantò le sue sofferenze fisiche e morali in tono profondamente pessimistico, segnando così, insieme a Vajda e Komjáthy, l'inizio della moderna lirica [...] soggettiva ungherese (Ifjúságom "La mia gioventù", 1883; Magány "Solitudine", 1889). Pubblicò anche un romanzo autobiografico Apai örökség ("Eredità paterna", 1884) ed alcuni racconti: Helén (1889); Margit ...
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Scrittore francese (Lannion, Bretagna, 1863 - ivi 1932). Cantò e descrisse la sua terra nelle poesie (Amour breton, 1889; Le bois dormant, 1900; Poésies complètes, 1913) e nei romanzi Le crucifié de Kéraliès [...] (1892), Passé l'amour (1895), Margasse (1898), Ventôse (1910), ecc. Il suo maggior contributo alla rinascita degli studî critici sulla cultura bretone è l'opera L'âme bretonne (4 voll., 1908-25). Accademico ...
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Trovatore provenzale (n. Lesparre, Gironda, fine sec. 12º). Cantò una dama di nome Gentils de Rius. Restano di lui una dozzina di canzoni, un discordo, un gioco-partito con Arnaut Catalan, un canto alla [...] Vergine, un serventese enumerativo ...
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Poeta russo (n. Kharino, Smolensk, 1890 - m. 1943); cantò in versi di uno schietto pathos (Zorigrjaduščego "Le albe dell'avvenire", 1919; Železnyj messija "Il messia di ferro", 1923) le conquiste del comunismo. ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1892 - ivi 1967); poeta postmodernista, cantò con toni romantici la fugacità dell'esistenza. Ha pubblicato: El ala de sombra (1921); El hilo de oro (1924); La isla de [...] los cantos (1931); Melancolía (1942); Los altares (1959) ...
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Componimento lirico medievale di origine bretone, costituito da un canto modulato su strumenti musicali. Con Maria di Francia (seconda metà 12° sec.) il termine designò poemetti narrativi di argomento [...] amoroso o fantastico. Per tutto il Medioevo sopravvisse a indicare una forma lirica legata alla melodia ...
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Forma della poesia melica greca (ὑπόϱχημα) consistente in un canto corale accompagnato dalla danza, connesso con il culto di Apollo; ebbe poi carattere vivace con danze mimiche e celebrò divinità o uomini [...] insigni. L’i. era accompagnato sia dalla cetra sia dal flauto. Il metro proprio era il cretico. Poeti di i. famosi furono Simonide e Bacchilide ...
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Metro dell’antica lirica greca. Deriva il suo nome dal canto rituale (prosodio) in versi delle processioni religiose (particolarmente quelle in onore di Apollo e di Artemide). La forma più comune è di [...] otto sillabe:
È usato in tutta la poesia lirica da Saffo a Pindaro e nei canti lirici della tragedia e della commedia di Aristofane, associato a versi affini. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...