Tenore (Montagnana 1885 - New York 1969). Studiò a Milano, ove esordì nel 1910. Cantò in seguito a Roma e in altri centri, acquistandosi rapidamente fama internazionale. Dopo Parigi, Londra, Montecarlo, [...] passò negli Stati Uniti ...
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In musica (dove messa significa emissione), modo di interpretazione di una parte di canto nella quale la voce cresce d’intensità fino a un alto grado, per diminuire, poi, gradatamente, fino al pianissimo. ...
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Soprano tedesco (Würzburg 1848 - Berlino 1929). Studiò con la madre, Maria Theresia Löw. Cantò a Berlino, a Bayreuth e nelle principali città. Ancora nel 1905 si esibiva a Salisburgo. Aveva sposato il [...] tenore P. Kalisch. Fu anche insegnante e lasciò scritti autobiografici critici e metodologici ...
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Cantante svedese (Stoccolma 1863 - Oslo 1947). Studiò a Parigi con M. Marchesi e cantò inizialmente come mezzosoprano. Passò successivamente ai ruoli di soprano drammatico e si affermò soprattutto come [...] interprete wagneriana, ottenendo grandi successi nei festival di Bayreuth e nei principali teatri internazionali ...
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Cantante, soprano (Savigliano 1776 - Bologna 1854); applaudita nei maggiori teatri d'Europa, nel 1798 cantò a Roma essendo stato tolto per lei il divieto delle donne in scena. Ritiratasi dal teatro (1823), [...] si stabilì a Bologna quale insegnante di canto. ...
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BIANCHI, Antonio
Vittorio Frajese
Nacque a Milano nel 1758 e vi compì studi di canto e di composizione. Dopo aver cantato (come baritono) a Milano, a Genova, a Parigi (con la compagnia italiana dell'"opera [...] dove fece ripetere il suo intermezzo pastorale Fileno e Clorinda (giàeseguito a Berlino nel 1796), una felice composizione di danza e di canto, probabilmente scritta dal B. per sua moglie, ch'era un'abile ballerina. Nel 1798 fu a Dresda, a Lipsia e a ...
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Musicista (Palermo 1845 - Parma 1924), studiò con P. Platania e T. Mabellini. Maestro di canto a Londra, Parigi, Budapest, Vienna, Trieste e Parma, compose specialmente melodrammi (Dolores, 1875; Stella, [...] 1880; altri rappr. dal 1878 al 1903) e romanze per canto e pianoforte. ...
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Poeta ungherese (Brassó, od. Braşov, 1887 - Budapest 1967). Le sue liriche suggestive, dal canto spontaneo e limpido, si ispirano spesso al paesaggio transilvano e alla vita familiare. Opere principali: [...] Versek ("Poesie", 1924), Az aranymosó balladáia ("La ballata del cercatore d'oro", 1934), A láthatatlan írás ("La scrittura invisibile", 1939), Ábel füstje ("Fumo di Abele", 1957) ...
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. La Chiesa cristiana conobbe fino dalle lontane origini la pratica del canto (v. canto liturgico e canto) che, dovendo rispondere a esigenze artistiche maggiori, richiese presto la presenza di cantori [...] dagli atteggiamenti che venivano ad assumere i cantori, e ancor più per accrescere il senso mistico e l'effetto del canto, si sottrasse alla curiosità degli assistenti alle sacre funzioni il gruppo dei cantori. Questa l'origine - di carattere pratico ...
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Cantautore belga (Bruxelles 1929 - Bobigny, Parigi, 1978); esordì nel 1953 a Parigi, dove cantò nei più grandi teatri. Tra le sue più belle canzoni: Ne me quitte pas, La valse à mille temps, Les bourgeois, [...] Amsterdam, Les bigotes, Les Flamandes, Ce plat pays qui est le mien. Prese parte a varî film; come regista ha diretto Franz (1971) ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...