Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] (sul melodramma quale veicolo di circolazione dell’italiano all’estero, nei secoli scorsi: ➔ cantata, voce; ➔ musica e lingua).
Nonostante il successo anche popolare del genere (o forse proprio per questo), nella storia della cultura italiana, le ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] greca al melodramma, dai canti trobadorici alla canzone popolare; ➔ cantata, voce; ➔ canzone popolare e lingua; ➔ melodramma, lingua del), come mostra la stessa terminologia delle forme metriche e testuali (➔ ballata, cantica, canto, ➔ canzone, ode, ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] latinismi che connotano i canti ‘dottrinali’ e spesso i personaggi (così in Par. VI, il canto di Giustiniano: cirro negletto (Par. XV; basterebbe citare, con Contini 1970: 172, piote) o popolare: allotta (Inf. V, 13; Inf. XXXI, 112; Inf. XXXIV, ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] Gabriele Rossetti (Vasto 1783 - Londra 1854), che i garibaldini cantavano nel 1849, e che del resto presenta analogie con i versi D’Azeglio con assoluta sicurezza, e la formulazione «Dio e popolo» è più del terrorista Felice Orsini che di Mazzini (cfr ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] solitamente votata a soddisfare il consumo popolare e che nel consumo popolare stava rapidamente sostituendo il romanzo d' laici aderenti alla FICC o alla UICC.
Dal canto loro le autorità costituite cambiarono progressivamente atteggiamento nei ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] in latino), e si tratterebbe di un’opera di devozione popolare, non di un autore classico. Tuttavia i dubbi sulla datazione adeguò alla norma di Bembo. Si consideri la correzione dell’ottava 76 del canto I, al v. 6. Nell’edizione del 1516 si legge «e ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] si fa risalire l’opera di riordino dei canti sacri, che presero il nome di canti gregoriani.
La tradizione teorica greca proseguì nel eccellenza. Un segmento particolarmente importante dell’asse popolare/colto è costituito dal rapporto tra rock e ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] letteratura possono essere considerate la lirica religiosa (carme dei fratelli Arvali, carme dei Sali) e la poesia popolare: canti di amore, di lavoro e militari, lodi funebri. Notevole importanza nella letteratura delle origini dovettero avere anche ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] incontrò una forte opposizione: nel marzo 1959 la rivolta popolare di Lhasa e la repressione cinese determinarono la fuga in buddhisti, dove i monaci apprendono il canto sillabico, mantra, e il dbyangs, canto melismatico. Fra gli strumenti in uso ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] aree di diffusione, l’origine e la cronologia delle varie forme e dei singoli canti.
La fiaba
Il campo della novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul valore d’arte assoluto che ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...