FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] e magnatizio, furono banditi dalla città, quando la fazione popolare ebbe il sopravvento e riformò lo statuto del Comune. Nicolao di Benedecto Sbarra suo nipote: e quando giunse al canto della loggia, Andrea soprascripto fe' puonere giu il dicto ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] cinema di Venezia con la coppa del ministero della Cultura popolare; anche in versione tedesca: Premiere der Butterfly); Amami Tormenta, Il corsaro (1923); S.O.S. (1928); Il canto del marinaio, La città canora (1930); Il re dei grandi alberghi ...
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GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] abitato da ramarri, rospi serpenti e dragoni. Lì dominavano i canti e la musica, qui le grida e le bestemmie. Se , pp. 22-31, 109; A. Rossi, Poesia didattica e poesia popolare del Nord, in Storia della letteratura italiana (Garzanti), I, Milano 1987 ...
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UBERTI, Bonifazio
Cristiano Lorenzi
(Fazio) degli. – Discendente dell’illustre famiglia ghibellina bandita da Firenze fin dai tempi del bisnonno Manente, detto Farinata (1267), nacque verosimilmente [...] alla prima metà del Cinquecento. D’altro canto, Uberti è figura centrale nel panorama poetico poststilnovista nel Trecento, Firenze 1921, pp. 286-296; B. Croce, Poesia popolare e poesia d’arte. Studi sulla poesia italiana dal Tre al Cinquecento, ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] uomo ha nella società e dell'azione del principe, che guiderà il popolo a un perfetto fine, a tutti comune, con la virtù delle virtù che figura sia, è una esposizione e interpretazione del canto II del Paradiso sulla scorta delle teorie scientifiche e ...
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NAPPI, Cesare
Leonardo Quaquarelli
Nacque intorno al 1440 a Bologna da Matteo di Matteo di Paolo e da Diamante di Leonardo Dalla Tuata.
Dalla famiglia, forse originaria di Faenza, di condizione assai [...] del Quattrocento di Ludovico Frati (1908). Più numerose sono le poesie di stampo popolare; molte barzellette, frottole, ballate, strambotti furono musicati, ma del canto che li accompagnava non resta altra notizia che nei titoli di alcune di esse ...
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MUZZIOLI, Giovanni
Francesca Franco
– Nacque a Modena il 10 febbraio 1854 da Andrea e Marianna Gilioli.
Terminati gli studi superiori, nel 1867 entrò all’Accademia di belle arti della città natale, [...] . Il soggetto, ripetutamente riprodotto in stampa, divenne presto popolare (vedi il Bozzetto di scena pagana nel tempio di idilli e corteggiamenti in costume, di cui sono un esempio La lezione di canto (coll. priv.; ripr. in G. M.[1854-94], 2009, p. ...
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MOCCHI, Walter
Alessandra Cimmino
– Nacque a Torino il 27 sett. 1871 da Luigi Ferdinando e da Laura Lazzaro. Conseguì il grado di tenente di artiglieria presso la scuola militare della sua città ma, [...] pure erano stati qualcosa di più di una spontanea insorgenza popolare – e di conseguenza da tali eventi era derivata solo professionale.
Iniziò come impresario e agente della compagnia di canto della Carelli, organizzando, nel maggio 1906, una serie ...
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CARAFA, Michele Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 17 nov. 1787. figlio cadetto di Giovanni principe di Colubrano e duca d'Alvito e di Teresa Lembo, divenuta in seconde nozze principessa di [...] entusiasticamente e fu per molti anni il suo lavoro più popolare sia per la felicità dell'invenzione melodica sia per il collaborazione con A. Gyrowetz, ibid., 7 nov. 1832); Pezzi per canto e pianoforte, tra cui: Le Retour (1836), Già la notte ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] mantenere i sudditi divisi, in modo che se una parte del popolo si fosse ribellata, l'altra fosse pronta a reprimere la sovversione. diffuso tra i gondolieri, di cui si ricorda il "canto" delle ottave del Tasso tradotte in veneziano), che il ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...