Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] (verbo), affina, discoloro. Qui è già la magnanimità lessicale della Commedia, e già piuttosto quella delle due ultime cantiche: fori come "ferite" rompono la persona di Jacopo del Cassero, il sole discolora l'erba metaforica della nominanza mondana ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] Conv. (Convivio), De vulg. el. (De vulgari eloquentia), Epist. (Epistole) e, per la Commedia, sotto le rispettive cantiche (Inf., Purg., Par.). Le citazioni di rime dugentesche, per incipit, si fanno normalmente, e salvo diversa indicazione, dalla ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] cause seconde, sottoposto a corruzione e a perire (si ricordi l'affermazione «e io etterna duro»). Nel canto XXXIV della stessa cantica parla invece della «terra»in modo che può far ritenere si tratti non della materia informe, ma d'uno dei quattro ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....