Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] bagaglio linguistico e repertorio di immagini per la descrizione di un oltretomba che è, specie nelle prime due cantiche, perpetuo movimento di anime, demoni, angeli, figure magiche; come metafora infine della stessa scrittura del poema, raffigurata ...
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GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] poema dantesco, ma lo ha corredato di un commento che rielabora quello di Iacopo Della Lana, facendo inoltre precedere le prime due cantiche da un capitolo in versi. Il capitolo posto avanti all'Inferno è seguito da 25 terzine in cui si rielabora il ...
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BERTOLDI, Giovanni (Giovanni da Serravalle)
Aldo Vallone
Nacque a Serravalle, un tempo ricco e forte borgo nelle vicinanze di San Marino, intorno al 1350 (altri pensano al 1360), da una famiglia il cui [...] dei personaggi (per es. Virgilio), i movimenti di Dante di discesa e di salita, le parti di cui si compongono le cantiche e le ragioni dello stile, secondo i canoni retorici classico-medievali.
Ogni canto è poi preceduto da un Summarium e in ogni ...
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LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] si attribuisce con sicurezza. Si tratta del primo commento integrale fiorentino dell'opera - dal momento che un commento alle tre cantiche in volgare era stato già compilato da Iacopo Della Lana tra il 1324 e il 1328 -, che il L. elaborò avvalendosi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] (verbo), affina, discoloro. Qui è già la magnanimità lessicale della Commedia, e già piuttosto quella delle due ultime cantiche: fori come "ferite" rompono la persona di Jacopo del Cassero, il sole discolora l'erba metaforica della nominanza mondana ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] diretta da Umberto Bosco, per la quale compilò diverse voci. Completano l’opera del dantista gli agili profili delle tre cantiche (Milano 1978) e la raccolta di saggi La selva del Protonotario (Napoli 1988), divisa in due parti, una dedicata a ...
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DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] , Firenze 1911.
A vari canti della Commedia il D. dedicò molte letture pubbliche raccolte in Prolusione alle tre Cantiche e commento all'Inferno, Firenze 1922. Vanno infine ricordati i saggi dedicati quasi interamente al Poliziano: Florentia. Uomini ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] e celesti, suoni, odori; una poesia che si conclude e si raccorda, per ognuno dei tre regni e delle tre cantiche, con la parola "stelle".
Nati sotto contrarie stelle
È così che William Shakespeare presenta Romeo e Giulietta, giovanissimi innamorati ...
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DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] Laurenziana di Firenze, di cc. 198 non numerate, e, per il Proemio ad Andrea Carafa e i primi 4 capitoli dell'ultima cantica, anche nel ms. 1699 della Casanatense di Roma. Il poema, le cui sei parti vanno dall'età della "infancia" a quella della ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] Conv. (Convivio), De vulg. el. (De vulgari eloquentia), Epist. (Epistole) e, per la Commedia, sotto le rispettive cantiche (Inf., Purg., Par.). Le citazioni di rime dugentesche, per incipit, si fanno normalmente, e salvo diversa indicazione, dalla ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....