Erudito (Perugia 1786 - ivi 1852); era medico, ma si dedicò soprattutto alle lettere; tradusse molto dal greco (Odi di Pindaro, 1819; Tirteo, 1826) e scrisse mediocri cantiche e poemi classicheggianti [...] (Cantica sopra il giudizio finale di Michelangelo, 1824; L'inondazione di Pietroburgo, 1825; La Eliofila, 1842; Dante al monastero di S. Croce al Corvo; ecc.); in prosa lasciò un Commentario istorico della vita e delle opere di P. Perugino (1836). ...
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Musicista francese (Carpentras 1475 circa - Avigone 1548), cantore vaticano (1508-18), dal 1521 al 1524 e di nuovo dal 1532 ad Avignone dove (1532) pubblicò 5 messe a 4 voci, lamentazioni, inni, Magnificat, [...] cantiche a 3 voci. ...
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Letterato (Traù 1809 - ivi 1900); sacerdote, insegnò a Zara e a Venezia, donde passò a Graz a insegnarvi letteratura italiana all'università. Notevoli le sue ricerche dantesche: Matelda (1860), sulla cronologia [...] della Vita Nuova (1862), l'Allegoria morale, ecclesiastica, politica delle due prime cantiche della Divina Commedia (1864) e soprattutto il commento al poema (1881). Fu tenace assertore della necessità di mantenere separata la Dalmazia dalla Croazia ...
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Poeta (Mopolino, L'Aquila, 1776 - Rieti 1850). Bibliotecario di corte di G. Murat e prof. di eloquenza nell'univ. di Napoli, visse durante la Restaurazione a Rieti. Scrisse due poemi epici (Italiade, 1819; [...] S. Benedetto, 1824), sei poemi didascalici, tra cui la Georgica de' fiori (1825), la sua cosa più pregevole, cantiche. Pretese di contrapporre ai Promessi sposi una "storia italo-gotica romantica", Gli sposi fedeli (1837). Avrebbe voluto, nell'opera ...
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BOGGIERO, Basilio (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Celle (Savona) il 5 apr. 1752. La sua famiglia (il padre esercitava il commercio) si trasferì in Spagna quando egli era ancora in tenera [...] dal 1776, e per moltissimi anni, come professore di belle lettere: egli compose in quel periodo carmi, egloghe e cantiche anacreontiche, che furono poi pubblicate postume. Nel 1782 tradusse dal greco in lingua spagnola il trattato Del sublime; volse ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] .
Il poema "sacro"
Dante si dedicò al suo capolavoro dal 1306-07 alla morte. Lo divise in tre parti o cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso. Scritto in terzine ‒ il metro della poesia didascalica ‒ la Commedia è il racconto in prima persona di ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] , ma assai mal ridotto dalle sofferenze fisiche e morali. Riprese tuttavia a Torino la sua attività letteraria; pubblicò quattro cantiche (novelle in versi sciolti di argomento medievale) e alcune tragedie (Ester d'Engaddi e Igina d'Asti, composte in ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] in TC Boccaccio trascrive la Vita Nova, le quindici canzoni e la Commedia provvista di argomenti in terza rima alle singole cantiche; lo stesso codice consegna la prima e più ampia redazione della biografia del poeta, il Trattatello in laude di Dante ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] della produzione letteraria di G. dopo il 1321, anno di morte di Dante, termine di posteriorità implicato dalla conoscenza delle tre cantiche dimostrata da G. in ogni sua opera e dall'epitaffio che compose in memoria del poeta. Per fissare invece il ...
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GIURIA, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Savona il 25 genn. 1816 da Francesco, notaio ed ex ufficiale napoleonico, e da Chiara Chiappe. Apprese le prime nozioni da un precettore privato, il G. fu inviato [...] patria e Dio. Forte dei severi consigli del Pellico, il G. riuscì a terminare la sua opera e a pubblicarla con il titolo di Cantiche e poesie liriche (Savona 1842).
Nel 1841, dopo un breve trasferimento ad Asti, il G. ritornò a Torino dove continuò a ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....