DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] , se era impari per gli esegeti - molti dei commenti scritti tra il sec. 14° e il 15° si arrestavano alla prima cantica -, tanto più lo era per i miniatori. Le fonti classiche, i codici virgiliani anzitutto, se offrivano spunti per l'illustrazione di ...
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NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] dell'Ordine. La grandiosa architettura della Commedia si ripresenta integra sia nella fedele divisione delle tre cantiche, sia nella rappresentazione delle figure mitologiche, sia nella volontà di raffigurare alcuni personaggi storici secondo un ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] (Bibl. Lolliniana e Gregoriana, Loll. 35) noto tra i dantisti come uno 'del Cento', con i fogli iniziali delle cantiche miniati (Fiammazzo, 1901).Il più noto rappresentante della pittura tardogotica bellunese è senz'altro il già citato Simone da ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] 1683. Tra il 1825 e il 1826 riprese la collaborazione con l’editore Scudellari, pubblicando i rami delle tre cantiche della Divina Commedia. La Biblioteca italiana dell’aprile-giugno 1828 recensì entusiasticamente l’opera «immaginata ed espressa con ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] cercare il confronto col più rappresentativo poeta della neonata nazione come nella scelta di rendere la complessità di ogni cantica non in un singolo momento narrativo ma cercandone "lo spirito, l'essenza, il carattere", ebbe a scrivere P. Selvatico ...
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FANTONI (De Elefantonibus, De Faritonibus, De Fantonis)
Anna Maria Pedrocchi
Famiglia di intagliatori e scultori di Rovetta in Val Seriana (Bergamo), che dette origine ad una bottega attiva dal sec. [...] cui ne affiancò un'altra singolarissima, a livello sperimentale, usando carte e inchiostri di diverso colore per ciascuna delle tre cantiche (un esemplare di questa è conservata nel Museo Fantoni di Rovetta). Dalla stamperia di Luigi, che aveva come ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] contrapporre al panfiorentinismo vasariano la sua rivalutazione della scuola senese; le Osservazioni sopra l'edizione romana delle prime due cantiche di Dante del p. Lombardi m.c. e. su l'origine della lingua italiana, Torino 1792 (anche Siena 1795 ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] e biografo del Brunelleschi (1487 c.) e inoltre l'esistenza di almeno due volumi appartenuti allo scultore: le Cantiche di. Iacopone da Todi (Parigi, Bibliothèque nationale, Ts. It. 1037: De Foville, 1910), testo consono alle future implicazioni ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] di Castelfiorentino, miniò un'importante Divina Commedia (Milano, Bibl. Trivulziana, 1080), datata 1337, con l'incipit delle tre cantiche. Il suo capolavoro è un messale (Firenze, Seminario di Cestello) per le monache di S. Piero Maggiore, forse il ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anch’essa, ma che talvolta si avventura nel contemporaneo (oltre a Grossi, C. Cantù, G. Torti e S. Pellico con alcune sue Cantiche), e che più del romanzo fa battere l’accento principale sulla psicologia. Quanto ai romanzi storici (di G.B. Bazzoni, C ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....